Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] .
Ligabue, Luciano (2005), La neve se ne frega, Milano, Feltrinelli (1a ed. 2004).
Verga, Giovanni (1955), Mastro Don Gesualdo, in Id., Opere, a cura di L. Russo, Milano - Napoli, Ricciardi (1a ed. I vinti. Mastro don Gesualdo. Romanzo, Milano ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] oltre ai nomi già citati, Paolo Rolli, il principale librettista di Händel. L’ampia circolazione della introd. et notes de R. Radouant, Paris, Bossard.
Pacini, Giovanni (1875), Le mie memorie artistiche (edite ed inedite). Autobiografia riscontrata ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito diGiovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] particolare ugrofinniche, curando l’edizione italiana di János tanitvány (Giovanni il discepolo, Lanciano 1912), dramma della Cultura popolare. Nel 1941, dopo la morte di Margherita, sposò Paola Faggioli, sua allieva e collaboratrice, dalla quale ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...]
(3)
a. è arrivato Paolo
b. nell’abitazione sono state trovate alcune tracce di sangue
Alla luce di questa e altre analogie, i presi il conte e messer Piero Asini degli Uberti (Giovanni Villani, Cronica)
La costruzione stare + participio passato ha ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] ➔ Giovanni Pascoli; l’accostamento con parole di bassa frequenza, talora prelevate dal fastoso repertorio di Concordanza di tutte le poesie di Eugenio Montale. Concordanza, liste di frequenza, indici, Firenze, Olschki, 2 voll.
Zolli, Paolo (1989), ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] sia una prerogativa dell’imperfetto:
(20) C’è Paolo che guarda dalla finestra. Aspetterà qualcuno?
L’aspetto in genere un’azione assoluta, priva di durata, colta in un suo singolo manifestarsi:
(21) a Londra Giovanni incontrò Maria
(22) E llo ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] le budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (Giovanni Verga).
Per ciò che concerne il verbo, è un filo» (Rohlfs 1966-1969, §§ 967-968).
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Dardano, Maurizio & ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] , Giosuè (1998), Tutte le poesie, a cura di P. Gibellini, note di M. Salvini, Roma, Newton Compton.
Verga, Giovanni (1979), Tutte le novelle, a cura di C. Riccardi, Milano, Mondadori.
D’Achille, Paolo (20103), L’italiano contemporaneo, Bologna, il ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...]
(2) non pertanto pensò una cosa di cotanto fatto non essere da abbandonare (Paolo Orosio, Delle Storie VI, 7, 368 ), Novelle, introduzione di L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] poetico di inizio Novecento che questa tendenza metterà salde radici: si pensi, per es. in Giovanni Pascoli, alla quota di termini e ‘odierna’. Studi sulla lingua di Carducci, Firenze, Olschki.
Zublena, Paolo (2002), L’inquietante simmetria della ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...