In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] fatta cessare dal ministro Giovanni Gentile nel 1923, e ad essa era subentrata, a Roma, quella di una neofondata Accademia d’ Pier Paolo Pasolini nel 1964, salutando la nascita, nelle nuove realtà industriali del Nord, di un ‘nuovo italiano’ di ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] (1516) è opera di un umanista di probabile origine friulana e di formazione veneziana: Giovanni Francesco Fortunio (➔ grammatica). Trifone 1993-1994, vol. 1°, pp. 611-678.
Trovato, Paolo (1991), Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] convegno di studi (Perugia, 23-25 ottobre 2000), a cura di S. Covino, Firenze, Olschki, pp. 221-247.
D’Achille, Paolo, delle difficoltà grammaticali, Roma, A. Signorelli.
Nencioni, Giovanni (2000), Identità linguistica e identità nazionale, in Id., ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] compare, come portavoce delle idee dell’autore, Giovanni Rucellai, comandante di Castel Sant’Angelo, fortezza papale in Roma), rilancio nel 1964-1965 con una serie di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio con una ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] si era avvicinato grazie a Paolo Emilio Pavolini, professore di sanscrito all'università di Firenze, aveva fondato la usuali.
"Questi problemi furono approfonditi in un libro importante diGiovanni Nencioni, uno studioso che da allora in poi è stato ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] la prima gli era paruta amara, questa gli parve amarissima (Giovanni Boccaccio, Dec. VIII, 6)
c. Quelli che moiono, Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET.
Ramat, Paolo (1980), Il concetto di “tipo” in linguistica, «Lingua e stile» ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] 1a ed. 1963).
Francescato, Giuseppe & Solari Francescato, Paola (1994), Timau. Tre lingue per un paese, Galatina, a cura di) (2008), Dimmi come parli … Indagine sugli usi linguistici giovanili in Sardegna, Cagliari, CUEC.
Ruffino, Giovanni (2006), ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] quali la Bibbia di S. Paolo f.l.m. a Roma, opera di Ingoberto, e il c.d. Codex Aureus di Monaco (Bayer di coperta da letto (scena di Dormitio Virginis, eseguita da miniatore padovano o veneziano, 1259; Padova, Bibl. Capitolare, Epistolario diGiovanni ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] 1995), La lingua di plastica. Vezzi e malvezzi dell’italiano contemporaneo, Napoli, Morano.
Cordoni, Giovanni, Ortoleva, Peppino & trasmessi: la radio 1997, pp. 579-589.
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Dardano, ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] )
D’altra parte, Francesco Novello, membro dell’aristocrazia terriera, si serviva nella sua cancelleria di dotti umanisti, come Giovanni Conversini, Pier Paolo Vergerio e Sicco Polenton (➔ cancellerie, lingua delle): la cultura volgare e una precoce ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...