LUDOVISI
Giuseppe Marchetti Longhi
Antica famiglia nobile di Bologna, estintasi nel 1699 nei Boncompagni. Ebbe origine da un Bertrando di Monterenzi o Monterenzoli (così detto da un castello bolognese), [...] materno Giovanni Ludovisi, privo di discendenti e i favori d'Innocenzo X brevemente turbati dalle mene della suocera Olimpia Maidalchini, sorella del papa. Morto Innocenzo, si recò in Spagna ove fu creato cavaliere del Toson d'Oro, viceré diAragona ...
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VITORIA (A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Città della Spagna, capoluogo della provincia di Álava (Biscaglia). Il centro abitato, che sorge sul punto di convergenza nella [...] fu presa da Alfonso VII di Castiglia, ma tutti i suoi privile, i furono rispettati. Nel 1212 i suoi abitanti, comandati da Diego López de Haro, presero parte alla battaglia de las Navas di Tolosa. Nel 1431 il re Giovanni II le accordò il titolo ...
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Monaco domenicano, nato verso la metà del sec. XIV probabilmente a Valenza, dove per incarico del cardinale Giacomo d'Aragona tenne l'insegnamento di teologia (1390-1398), finché Martino I lo chiamò alla [...] che il C. s'era acquistato soprattutto nei circoli di corte risaliva al tempo diGiovanniI, che lo incaricò (1391) di alcune traduzioni di opere latine. Non sappiamo quali; ma alla consorte di lui, la regina Violante, dedicò un Tractat de confessió ...
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Nato a Valladolid il 25 gennaio 1425, da Giovanni II, salì al trono nel 1454. Debole re, incapace assolutamente di dominare la riottosa nobiltà castigliana, esposto al ludibrio pubblico dalle relazioni [...] Giovannadi Portogallo, aveva con Beltrán de la Cueva (v.), non solo non riuscì a condurre a termine la guerra contro i Mori, che aveva avuto inizio nel 1455 con l'invasione e il saccheggio della Vega di aveva sposato Ferdinando diAragona.
Bibl.: D. ...
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Paese della provincia di Alessandria, situato a 61,5 km. dal capoluogo, a 357 m. s. m. su una collina. con 1393 ab.: il suo comune, vasto 10,98 kmq., ne conta 2607; il territorio è coltivato soprattutto [...] i quali per opera di papa Sisto IV, furono costretti a cedere i loro diritti al nipote del pontefice Antonio della Rovere diAragona luglio 1567) sposata a Giovanni Acerbo di Milano. Gli Acerbo ebbero il titolo di marchesi di Cisterna (11 marzo 1618) ...
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SAGRERA, Guillem
José F. Rafols
Architetto. Nacque nell'isola di Maiorca, morì a Napoli nel 1454. Già nel 1416 maestro maggiore della fabbrica della chiesa di S. Giovanni a Perpignano, poi della cattedrale [...] Napoli da Alfonso V diAragona, la Loggia fu Giovanni.
Bibl.: C. Calzecchi e J. Puig i Cadafalch, Nous estudis sobre Castelnuovo i especialment sobre la gran Sala de Triomf, in La Ciutat i la Casa, 1925, n. 4; R. Filangeri di Candida, La Gran Sala di ...
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GELA (XVI, p. 481)
Giuseppe Paladino
Storia. - Sul territorio dell'antica Gela sorse, fondata nel 1233 da Federico II di Svezia, Eraclea che partecipò alla ribellione del 1269 contro Carlo d'Angiò e [...] corona. I re aragonesi la tennero prima come città demaniale e successivamente la infeudarono di nuovo. Cambiò così più volte di signore sino a che Carlo V nel 1530 la concesse a Giovanni d'Aragona, figlio dell'altro Giovanni, signore di Avola, e di ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] i membri della sua famiglia: il figlio Giovanni divenne cardinale e la figlia Maddalena sposò Franceschetto Cybo, figlio di rime, specie stilnovistiche, e le inviò a Federico d'Aragona con una lettera critica, quasi certamente opera del Poliziano ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] di Napoli, dopo la morte diGiovanna II, indussero F. M. all'intervento armato, in appoggio a Renato d'Angiò contro Alfonso d'Aragona , 1441) anche per i buoni uffici di Francesco Sforza che ebbe in compenso la città di Cremona, sposando inoltre la ...
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Figlio (Kolozsvár 1440 circa - Vienna 1490) diGiovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458), mentre era ancora prigioniero a Praga di re Giorgio di Poděbrady. Tornato in Ungheria, [...] parte prodotti in un centro scrittorio annesso alla biblioteca; sotto il suo regno fu fondata a Buda la prima tipografia. Intensi furono i suoi rapporti con l'Italia, anche grazie alle nozze con Beatrice, figlia di Ferdinando d'Aragona re di Napoli. ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...