D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] d'Aragona, per la facciata di palazzo reale, che si segnala solo per il descrittivismo minuzioso nella resa dei particolari; del 1906-08 circa sono i due frontoni laterali in bronzo per il palazzo centrale dell'università degli studi, rappresentanti ...
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PAGNO di Lapo Portigiani
Paolo Parmiggiani
PAGNO di Lapo Portigiani. – Nacque nel 1408 dallo scalpellino fiesolano Lapo di Pagno e da Bartolomea (Fabriczy, 1903, p. 1).
Nella Firenze del primo Rinascimento, [...] derivata dal progetto per il monumento di Alfonso V d’Aragona, commissionato a Donatello ma da questo balchionatum ac voltatum nuperrime hedifficatum». Con Giovanni II i lavori proseguirono sempre sotto la direzione di Pagno (Hubert, 2001, pp. ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] marito diGiovannaI, Ladislao, Giacomo II di Borbone, marito diGiovanna II, Luigi III d'Angiò, Renato d'Angiò, Alfonso e Ferdinando d'Aragona) e sei regine (Margherita, moglie di Carlo III di Durazzo, Giovanna II, Maria di Cipro e Maria di Taranto ...
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BOLTRAFFIO (Beltraffio), Giovanni Antonio
Luisa Cogliati Arano
La data di nascita di questo pittore, di antica famiglia milanese, figlio di Bono, può essere fissata al 1467 in base alla lapide mortuaria [...] Barbara appartiene il disegno dell'Ambrosiana tradizionalmente ritenuto ritratto di Isabella d'Aragona. Il 10 ag. 1503, come risulta dagli Annali del duomo di Milano, il B. è chiamato a giudicare i modelli per la porta verso Compito. Poco prima del ...
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CATANIA
A.M. Schmidt
(gr. Κατάνη; lat. Catana, Catina; arabo Qutāna, Madīnat al-fīl)
Città della Sicilia orientale, capoluogo di provincia, C. fu un'antica colonia calcidese di modeste dimensioni, posta [...] Passata la Sicilia sotto il diretto dominio del regno d'Aragona, nel 1392 C. fu teatro della ribellione capeggiata da Artale realizzato da Giovannidi Bartolo ed eseguito a Limoges tra il 1373 e il 1376. Il monastero benedettino, i cui chiostri ...
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CARLONE (Carloni), Giovanni Andrea (Andrea, Gianandrea)
Paola Costa Calcagno
Figlio diGiovanni Battista e di Nicoletta Scorza, discendente dei Carlone di Rovio (Mendrisio), nacque a Genova il 22 maggio [...] di una stanza nel palazzo già Assereto nel centro storico, presso la chiesa di S. Luca, con BiagioAssereto che fa prigioniero Alfonso d'Aragonadi S. Andrea in Genova, in Riv. ligure di scienze, lett. e arti, XXV(1903), pp. 127 ss.; M. Marangoni, I ...
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fiamminga, arte
Flaminia Giorgi Rossi
Il mondo visto attraverso una lente
Con arte fiamminga si intende il linguaggio pittorico sviluppatosi nelle Fiandre (gli odierni Paesi Bassi e Belgio) nel corso [...] il Ritratto dei coniugi Arnolfini (1434) di Jan van Eyck rappresenta il mercante lucchese Giovanni Arnolfini, che lavorava a Bruges, e oltralpe, ma può averlo appreso a Napoli, dove durante il regno di Alfonso d'Aragonai pittori fiamminghi erano ...
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AGRESTI, Livio, detto Il Ricciutello (Ritius)
Isa Belli Barsali
Nato a Forlì da Silvestro "ab Agreste" intorno al 1508, fu pittore, avendo come maestro il conterraneo Fr. Menzocchi, ma formandosi più [...] regia in Vaticano, eseguendovi a fresco i Legati di Eugenio III ricevuti da Pietro d'Aragona, una delle sue opere più impegnative, Decapitazione del Battista, datata 1571, nella chiesa di S. Giovanni Battista ad Amelia, replicata nello stesso anno ...
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CRISTOFORO di Geremia
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Originario di Mantova, probabilmente figlio dell'orafo Geremia di Nicolino dei Geremei, menzionato in documenti mantovani tra il 1438 e il 1480 (Rossi, [...] di restaurare dietro compenso di 300 fiorini d'oro la statua bronzea di Marc'Aurelio, allora davanti a S. Giovanni in Laterano (mandato di 1879, pp. 92 s., 291-98, tav. I; U. Rossi, C. Geremia, in Arch. stor. d. arte, I (1888), pp. 404-11; J. Foville, ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] occasione del Concilio di Ferrara (1438), notevoli sono quelle per Filippo Maria Visconti, Niccolò Piccinino, Sigismondo Malatesta, Ludovico Gonzaga, Cecilia Gonzaga, Vittorino da Feltre, Alfonso d'Aragona Iñigo d'Àvalos. Tra i numerosi e bellissimi ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...