Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] . fatta a Venezia dal Comino nel 1560) e il trattatello De theriaca.
Filosofia e teologia. - I suoi scritti filosofici si dividono in due Pietro d'Abano (v.) al quale, oltre che a Giovanni di Jandun, si può far risalire quella vena di aristotelismo ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] sacerdote, teologo e filosofo, scrittore di disparate materie), che la compose per il patriarca Xifilino; il trattatello, esistenza; altri, come il Sudhoff, hanno considerato questo nome quale uno pseudonimo di Giovanni Thölde, camerario di ...
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. Cultori, scrittori e maestri di diritto canonico. Il diritto della Chiesa cominciava a distinguersi dalle altre parti della dottrina religiosa quando la cultura giuridica del mondo antico aveva ormai [...] Quintino di Beauvais, uomo versato nelle scienze teologiche e filosofiche. Tra il 1095 e il 1117 (probabilmente questo fu l'ultimo Siena. Seguono l'Inghilterra, con Gilberto, Alano e Giovanni Galense, la Spagna con Bernardo da Compostella e Raimondo ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] S. Giovanni, delle epistole ai Romani, ai Galati e agli Efesini), l'opera in trenta libri contro Porfirio, gli scritti teologici contro Origene era stato accusato a sua volta di errori teologici. Il sinodo romano scrisse a Paolino per mezzo di Vitale ...
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Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] di Firenze del 1494, curata da Giovanni Lascaris, sino al sec. XVII. Libro VIII: Epigrammi di Gregorio teologo. Libro IX: Epigrammi epidittici. raccolta fu fatta tra il 532 e il 534. Il poeta di cui è stato raccolto il maggior numero di componimenti ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] il II dialogo di Sulpicio Severo, il XX libro del De civitate Dei di Santo Agostino; uno scritto sull'anticristo a torto attribuito al Crisostomo; Giovanni Alberto Magno e da S. Tommaso. Un altro teologo della fine del sec. XIII, Arnaldo da Villanova, ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] semplice, consistente in un'unica proposizione: Gesù è il figlio di Dio (I Giovanni, IV, 15; Atti, VIII, 37, testo della Gallia meridionale (Kattenbusch, Burn), chi a un teologo spagnolo nella controversia contro Priscilliano (Künstle), chi a Cesario ...
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GIOACCHINO da Fiore
Mario Niccoli
Profeta calabrese, una delle figure più notevoli della spiritualità cristiana durante il Medioevo.
Scarsissimi i dati biografici che si possono ricavare dagli scritti [...] in seguito passò sulla Sila ove fondò il monastero di S. Giovanni in Fiore (il nome è affatto misterioso) organizzando i monaci
G. non è un teologo: mentre Abelardo, i Vittorini e Pier Lombardo, prospettavano il mistero trinitario come esempio tipico ...
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Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] del Rinascimento, gli porse occasione di ricevere il dottorato in teologia nell'università di Torino, di visitare le principali città del Nord e del Sud fino a Napoli, di approfondire nei contatti con Giovanni Lascaris e con Marco Musuro la sua ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] il cardinalato, compose anche, col titolo di Sententiae, una somma teologica, che risente l'influsso delle dottrine di Abelardo. Durante il come successore un'altra ombra di antipapa, il cardinale vescovo Giovanni di Albano, col nome di Callisto III. ...
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totopapa (toto-Papa, Toto Papa) s. m. inv. Nel linguaggio giornalistico, pronostico relativo all’elezione del papa. ◆ Ma, nel frattempo, altri cardinali, che si consideravano elettori, hanno compiuto 80 anni per cui hanno perduto il diritto...
sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del normale, detto di oggetti che hanno dimensioni...