SIRI, Vittorio (Francesco)
Alessia Ceccarelli
– Nacque a Parma il 2 novembre 1608 da Ottavio, uomo d’arme al servizio della Repubblica di Venezia, e da Maria Caterina. Fu battezzato con il nome di Francesco [...] e gli incarichi di elemosiniere e storiografo regio; arrivava dal monastero di S. Giovanni Evangelista di Parma, prima rivoluzione inglese nelle pagine del Mercurio di Vittorio Siri, in L’informazione politica in Italia (secoli XVI-XVIII), a cura di ...
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NAZARI di Calabiana, Luigi
Ennio Apeciti
NAZARI di Calabiana, Luigi. – Nacque il 27 luglio 1808 a Savigliano (Cuneo) da Filippo e da Sofia Toesca dei conti di Castellazzo.
Compaesano di Santorre di [...] ottimi rapporti: Carlo Alberto lo nominò suo elemosiniere (1847), consigliere di Stato straordinario (20 la discreta mediazione di Giovanni Bosco, si poterono e di quelli dei martiri Gervaso e Protaso: l’urna che li contiene fu un dono personale ...
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SPADA, Bernardino
Benedetta Borello
– Nacque il 21 aprile 1594 da Paolo e dalla sua seconda moglie, Daria Albicini.
Gli Spada avevano consolidato le loro fortune in Romagna grazie a un’accorta politica [...] concludendosi con l'elezione di Giovanni Battista Pamphilj (Innocenzo X). Durante gli anni del pontificato pamphiliano Spada, in Curia, continuò a far parte di diverse congregazioni, e il fratello Virgilio divenne elemosiniere ...
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Enrico Galavotti
Tutti gli uomini di Francesco
La rivoluzione nella governance vaticana decisa da papa Bergoglio, a cominciare dall’inedito Consiglio di cardinali, rispecchia i nuovi orizzonti di un pontificato [...] una sua gradualità, annunciando un mese dopo la sua elezione l’istituzione di un Consiglio di cardinali allo scopo di «aiutare Giovanni Paolo II; così come è del tutto inedita la rilevanza che il papa argentino ha inteso assegnare all’elemosiniere ...
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Templari, ordine dei Ordine religioso-militare creato nel 1119 a Gerusalemme da Ugo di Payns per proteggere coloro che si recavano in pellegrinaggio nella città. I componenti ebbero dapprima il nome di [...] coadiuvato da siniscalco, maresciallo, gonfaloniere ed elemosiniere. L’ordine si propagò presto, accogliendo in parte (1187), a Gaza (1244), ad Al-Manṣurā (1250), a San Giovanni d’Acri (1291).
Quando i cristiani dovettero abbandonare la Terra Santa, ...
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Ecclesiastico (Firenze 1492 - Roma 1568), figlio di Iacopo e fratello del cardinale Giovanni; dopo essere stato cavaliere di S. Giovanni (Malta) e aver combattuto contro i Turchi a Modone (1531) e a Corone [...] (1532), prese gli ordini sacri e fu elemosiniere di Caterina de' Medici; poi vescovo (1549) di Saint-Papoul. Nel 1561 fu creato da Pio IV cardinale e vescovo di Clermont, con l'appoggio francese. ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] nome di S. Calogero, un santo d'origine greca. S. Giovanni Crisostomo, vescovo di Antiochia, esortando a visitare i luoghi di in benefizî e commende delle opere elemosiniere, con effetto di trasferire l'usufrutto dei patrimonî all'arbitrio di ...
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RUCELLAI
Antonio Panella
. Dei Rucellai non si hanno notizie, se non dalla metà del secolo XIII con un Alamanno soprannominato Oricellario, dalla scoperta che egli aveva fatta di una tintura per i pannilani [...] religiosa sono degni di memoria: Pandolfo di Giovanni, che esercitò a lungo l'arte del cambio (scrisse anche un Trattato , che gran parte della sua vita trascorse in Francia, come elemosiniere di Caterina de' Medici, ambasciatore per Carlo IX al Papa ...
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Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] da un governo che ne assecondava l’opera, essa avocava a sé le funzioni elemosiniere e i soccorsi a domicilio, orfani miserabili di ambo i sessi»; 9) Casa di ricovero SS. Giovanni e Paolo per vecchi e vecchie invalidi e «per tutti gli invalidi a ...
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BONSI, Piero
Umberto Coldagelli
Figlio di Francesco e di Cristina Riari, nacque a Firenze il 15 aprile del 1631.
Il B. apparteneva a famiglia nobile (il padre era membro del Senato toscano) che aveva [...] a Parigi il B. fu nominato grande elemosiniere della regina Maria Teresa, il 19 ag. 1671. L'anno successivo fu compreso finalmente da Clemente X, a soddisfazione della richiesta di Giovanni Casimiro, nella promozione cardinalizia del 22 febbraio ...
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cultista
agg. e s. m. e f. Aderente a clan nati e sviluppatisi in Nigeria che esercitano attività criminali in patria e nei Paesi di emigrazione. ♦ Per la prima volta, la Dia nella relazione semestrale nomina i gruppi di “cultisti” più pericolosi...