BALESTRA, Antonio
Maria Angela Novelli
Nato a Verona il 12 ag. 1666, da agiata famiglia di mercanti, fu avviato agli studi letterari e si dedicò come dilettante alla pittura, ricevendo, a diciassette [...] l'arte antica, spingendosi fino a Napoli per vedere Lanfranco, Giordano e Solimena. Frequentò anche i corsi dell' numerosi allievi: a Verona Pietro Rotari, Giambettino Cignaroli, Giovanni Battista Mariotti e Angelo Venturini; a Venezia Rosalba ...
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BALDI, Lazzaro
Evelina Borea
Nacque a Pistoia nel 1624 circa. Attratto dalla fama del conterraneo Pietro Berrettini da Cortona, desiderò avviarsi alla pittura sotto la sua guida e pertanto lo raggiunse [...] nel suo capolavoro, l'affresco di analogo soggetto in S. Giovanni in Laterano, ove consegue uno dei risultati più alti del di lumi e di moti, che sembra rifarsi alla pittura del Lanfranco; e in questo senso l'artista pistoiese dà notevoli opere, come ...
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Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] nel 1651. Accanto alle opere del Domenichino e del Lanfranco, le tre grandi pitture, che rappresentano il martirio, Trionfo dell'ordine dei Cavalieri, scene della vita di S. Giovanni, protettore dell'ordine, e i principali martiri-cavalieri; inviò ...
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Pittore (Bologna 1576 - Parma 1622). A Bologna si dedicò inizialmente al quadraturismo con G. Curti entrando poi in contatto con i Carracci, dal cui influsso, in partic. di Ludovico, è segnata la sua prima [...] , Ospedale di S. Procolo). Fu poi a Roma (S. Giovanni Evangelista, chiesa dei Cappuccini) e a Malta, dove conobbe l' tuttavia superati dal rinnovato interesse per Correggio e G. Lanfranco (affreschi nella basilica della Ghiara, Reggio nell'Emilia). ...
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Pittore (Fossano 1636 - Napoli 1688). Lavorò dapprima a Roma, risentendo specialmente l'influsso di G. Lanfranco (tele in S. Bonaventura al Palatino). A Napoli, dove si stabilì verso il 1664, ha lasciato [...] vasti affreschi in molte chiese (S. Maria degli Angeli, Gerolamini, Gesù Nuovo) ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] ; 5, 33); una in Luca (Lc. 9, 8); nessuna in Marco e Giovanni, ove mancano del tutto sia vetus sia novus, ed è fatto ovviamente notevolissimo; e nessuna York nella disputa che lo oppone a Lanfranco, arcivescovo di Canterbury.La legittimazione grazie ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] una Bibbia (Oxford, Bodl. Lib., Canon bibl.lat. 56), scritta da Lanfranco de Pancis nel 1265, ebbe inizio un secondo stile - per Toesca ( (Bibl. del Capitolo metropolitano, II, D.2.32), e Giovanni di Benedetto da Como (v.), autore del Libro d'ore di ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] cantieri architettonici in cui ebbe un ruolo di supervisore Lanfranco. In questi edifici, per i quali fu patriarcale o un labaro; b) busto di M. che incorona l'imperatore (Giovanni I), con la manus Dei; c) tipo analogo ma senza manus Dei (Romano ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] che ne fissano l'esecuzione al 1226, a opera di Lanfranco da Como. Questo ricupero ha consentito una più attendibile interpretazione (Garzelli, 1969; Salmi, 1972) della perduta vasca del S. Giovanni di Firenze e dei dibattuti cenni descrittivi che ne ...
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MESI
M.A. Castiñeiras González
La rappresentazione dello svolgimento dell'anno attraverso figure, personificazioni o scene corrispondenti a ognuno dei dodici m. costituisce un tema iconografico che [...] codice della fine del sec. 11° con la Scala del Paradiso di Giovanni Climaco (Roma, BAV, Vat. gr. 394, c. 12v), Frugoni, Le lastre veterotestamentarie e il programma della facciata, in Lanfranco e Wiligelmo. Il duomo di Modena, cat., Modena 1985, pp ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, che su Facebook si dichiara un “incel”...