CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] decorati con croci fogliate e aquile bicipiti (lo stemma paleologo) della Porta Panaghia presso Trikkala, in Epiro, del i c. polilobati, di cui compaiono versioni completamente lisce (S. Giovanni di Efeso, Didyma e Nea Moni a Chio; Peschlow, 1975, ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] ). Più raro appare invece l'uso di tale iconografia nel momento paleologo, non considerando il caso frequente dei reimpieghi; la c. compare di Gregorio Nazianzieno del 941 (Patmo, monastero di S. Giovanni, bibl., 33, c. 2r).Per quanto riguarda le arti ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] di vista urbanistico o cultuale, la più antica è quella di S. Giovanni in Monte, rifatta per volere del vescovo Vitale, menzionato in un documento sec. 12° che, in concomitanza con la rinascenza paleologa, si afferma a B. una cultura figurativa di ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] 105-114; C. Di Fabio, San Donato, ivi, pp. 115-148; A. Dagnino, San Giovanni di Pré, ivi, pp. 149-192; C. Di Fabio, San Lorenzo, ivi, pp. 193- sbalzato con storie dell'Immagine edessena, di cultura paleologa (Dufour Bozzo, 1974; Ragusa, 1989). Sul ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] la piccola pisside circolare (diametro cm. 4,2; altezza cm. 3) con i ritratti della famiglia dell'imperatore Giovanni VII Paleologo (1390; Washington, Dumbarton Oaks Research Lib. and Coll.). Altri oggetti con diversa funzione, come l'impugnatura di ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] in qualche misura parallela a quella ufficiale di Nicea, fu residenza abituale di Giovanni III Ducas Vatatze (1222-1254) e vi soggiornò spesso anche Michele VIII Paleologo (1258-1282), creando quindi un legame diretto che potrebbe ben spiegare le ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] Domenicani un appezzamento di terreno per costruirvi la chiesa dedicata ai ss. Giovanni e Paolo (S. Zanipolo). L'od. chiesa non sembra poter Veneziano, in un equilibrio instabile tra bizantinismo paleologo e goticismo. Il suo insegnamento appare vivo ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] di Stefano III il Grande (1457-1504), anch'essa esponente della famiglia paleologa. È opportuno infine segnalare la l. in lino ricamato in argento di un manoscritto di Patmo (monastero di S. Giovanni, bibl., 81), datato al 1334-1335, il cui dorso è ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] da Roma, gli affidava i propri beni. Nel 1526 Giovanni Battista ottenne la cittadinanza mantovana, si presume a seguito di nova" adiacente al medesimo; nacque così la palazzina della Paleologa (demolita nel 1899), che fu poi decorata tra marzo ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] Tornato a Siena, D. fece parte, nel 1295, insieme con Giovanni Pisano e altri personaggi ormai non identificabili, di una commissione incaricata di e tutta la tavoletta assume un aspetto quasi paleologo. È possibile che questo fatto sia da ricollegare ...
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