L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , là dove si placano (come in Giulio Salvadori) o non si placano (come in Giovanni Camerana) le ribellioni degli scapigliati. Ma anche nel rinnovamento pascoliano, là dov’esso è più sentimento del mistero che religiosità tremolante, per quanto ricco ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Tiberio di Tacito e alla Giugurtina di Sallustio, ma Giovanni Battista de Rossi, massimo restauratore degli studi romani e 'Albini e il Michelangeli non possono dirsi che stimabili letterati. Pascoli è sur un piano tutto diverso, anche per certe sue ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] la Francia rivoluzionaria. Alberto Fortis è il Paolo Frisi, il Giovanni Fabbroni, il Domenico Cirillo della Venezia settecentesca. Ma la sua sempre meglio conto che, al di là del problema dei pascoli e degli alberi, del grano e del bestiame stava la ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] da un Leonardo Salviati a un Domenico Maria Manni e a un Giovanni Bottari, tutti, seppure non raggiunsero che di rado l'acribia un D'Annunzio. Simile feticismo praticamente ora è caduto, e un Pascoli, tanto più dotto in greco e in latino, ne restò al ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] parte e avvenimento, descritti nel romanzo. Il primo incontro di Giovanni e Maria avviene sotto il segno d’un verso di Dante, strofiche (specie nel campo delle traduzioni, ad esempio nel Pascoli); e l’appartata stima della sua poesia, della quale ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] e poi si riscontrino le date dell' Invincibile (1890)4, di Giovanni Episcopo e dell'Innocente (1891),5 del Fuoco (1900). Si pensi infine arrivano fino a ieri e tra noi si chiamano Carducci, Pascoli, e anche, sia pure con un frammento di avvenire, ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] o più tomi tutti per loro, e senza la triade di Pascoli, Carducci e D'Annunzio. Che nella collana «La letteratura italiana. dell'altra maniera si trova il poeta più dotato del secolo, Giovanni Della Casa. E non meraviglia se al tutto Berni tien dietro ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] dell’avversione. Molto deve aver pesato la lunga amicizia con Giovanni Gentile, e Pasquali del resto non fu mai animato da 738 s., una lettera a Valgimigli a proposito del poemetto latino di Pascoli sui fratelli Sosia, ibid., XXXIII (1978), pp. 86-92. ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] Francesco Ribezzo, Francesco Ercole, Gaetano Mario Columba, Giovanni Alfredo Cesareo e, infine, Ettore Bignone come grecista latinità altrettanto ricca di insidie, quella ‘contemporanea’ del Pascoli, autore sondato non soltanto nella sua essenza di ...
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PENNA, Alessandro
Roberto Deidier
PENNA, Alessandro (Sandro). – Primogenito di Armando, commerciante, e di Angela Antonione Satta originaria di Cori, nel Lazio, nacque a Perugia il 12 giugno 1906.
Il [...] la nuova narrativa di quegli anni: Alberto Moravia, Giovanni Comisso, Mario Soldati, Corrado Alvaro, ma con uno Leopardi e che giunge a comprendere la triade D’Annunzio-Carducci-Pascoli. Saba fu in realtà il gradiente con cui Penna poté misurare ...
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pascoliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al poeta e scrittore Giovanni Pascoli (1855-1912), alla sua opera e ai caratteri che le sono tipici: la poesia, la metrica, la sensibilità p.; il fonosimbolismo p.; l’interpretazione p. della Commedia...
giannello
giannèllo s. m. [der. del nome pr. Gianni, Giovanni; cfr. gigi]. – Nome pop. region. del baco delle ciliege: le ciliege ... Per s. Giovanni avevano i g. (Pascoli).