Le milizie terrestri
Hannelore Zug Tucci
Guerre e ribellioni
Le operazioni militari che precedono nel tempo la prima vera guerra terrestre, che fu la scaligera - quelle dirette contro Padova (1304) [...] Venier e Giovanni Zeno, che fungono da "ambaxatores et nuntii speciales", ricevono tale giuramento, non senza giurare a il modo di combattere. I Coneglianesi ne ebbero tanta paura che capitolarono prima ancora di essersi misurati con loro, ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] consuona con le più raffinate e rigorose formulazioni di Giovanni Gentile, non è forse esente da qualche influsso it.: La paura del secolo XX, Firenze 1955).
Musil, R., Der Mann ohne Eigenschaften, Hamburg 1952 (tr. it.: L'uomo senza qualità, 3 voll ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] da Murano va a Fondamente Nuove, senza che la frase suoni strana. Emerge la nuova situazione e le grandi paure che genera; ci fa anche elettorato che ha espresso anche sindaci provenienti dalla terraferma come Giovanni Favaretto Fisca (D.C.-P.S.I.-P.S ...
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La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] si lasciarono vincere dalla paura e proseguirono per Costantinopoli ) i Veneziani e gli abitanti di Durazzo, senza imporre loro alcun tributo, e a proteggerli nei della partenza. L'accordo venne confermato da Giovanni di Brienne il 29 maggio e il ...
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Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...] limiti ad essere «espressione della paura della rivoluzione», ma «l’affermazione e può esserlo anche parzialmente, cioè senza che Mussolini avesse le idee veramente 10-11 e 16 (pp. 1-61).
67. Giovanni Giuriati, Con D’Annunzio e Millo in difesa dell ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] mai il timore, anzi sia sempre nella paura, sempre tenda supplice le mani. In in vista del conflitto imminente. Giovanni Lido scrive, nella sua opera 1 contro i collaboratori dei barbari fu senza alcun dubbio sottoscritta prima della partenza dell’ ...
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Tiro a segno
Marco Impiglia
La storia
L'evoluzione delle armi da fuoco
Il tiro a segno è stato praticato in Italia fin dal primo apparire delle armi da fuoco, sia per finalità ludiche sia con lo scopo [...] Italia, prima, il generale Giovanni Gatta, poi), negli anni una sola cartuccia. Di solito lo scatto è diretto, cioè senza precorsa.
Nella pistola a 10 m si usano armi ad della sindrome, insorge in lui la paura di dare una spinta troppo forte al ...
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Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] dei suoi meriti, non ha paura di morire e non teme gli Marin Sanudo, Le vite dei Dogi, a cura di Giovanni Monticolo in R.I.S.2, XXII, 4, 1900 incerta e alcuni moderni propongono il 1164, ma senza fonti sicure: secondo gli Annales Venetici breves, ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] accattone nei giorni neri: senza dignità, senza fierezza, ha il culto che de le volte, co gavemo gente, go sempre paura che ghe manca, ’lora fasso come ’staltra sera città, a cura di Stefano Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, pp ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] in una tomba senza epitaffio decorata unicamente dallo stemma (146).
Così come Gradenigo, anche Giovanni Dolfin (1356-1361 consiglio, che si stavano già deteriorando: "tale era la paura che un'opera di pittura tanto solenne e altre cose fossero ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...