Nato il 23 aprile 1828 a Dresda, dall'allora principe (poi re) Giovanni (v.), nipote di Carolina di Parma e di Massimiliano I di Baviera. Ricevette in quell'ambiente intellettuale un'educazione esemplare, [...] il 29 ottobre 1873 per la morte di re Giovanni, e, sebbene per la rapida industrializzazione avvenuta nel Hassel, Aus dem Leben König Alberts von Sachsen, Berlino 1898-1900; H. v. Nostiz, Dem Gedächtnis König Alberts von Sachsen, Lipsia 1922. ...
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MOCENIGO
Giuseppe Pavanello
I Mocenigo, detti anche Moysolini, sarebbero stati secondo alcuni dei tribuni antiqui di Aquileia, secondo altri degli agricoltori o commercianti di Lombardia; nell'uno e [...] anche Sebastiano (1723-1732), la neutralità durante la successione di Parma e di Toscana. Per Alvise IV, Andrea e Giovanniv. sotto.
La famiglia conta anche soldati, diplomatici, ecclesiastici, uomini di studio in gran numero. Oltre a Lazzaro, l'eroe ...
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. Storico bizantino del sec. XV. Di lui non si conoscono né il nome di battesimo, né il luogo e la data di nascita, né l'anno di morte. Dalla sua opera però si apprende che era nipote di quel Michele Ducas, [...] il quale, imparentato alla famiglia imperiale, ebbe una parte importante nei contrasti fra Giovanni VI Cantacuzeno e GiovanniV Paleologo (1341-1376), e che fu al servizio prima del podestà genovese della Focea e quindi dei Gattilusio, signori di ...
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PAPIA di Gerapoli
Scrittore cristiano, nato probabilmente nell'ultimo quarto del sec. I, morto non oltre la metà del secondo. Compagno di Policarpo (morto verso il 155) - secondo quanto afferma Ireneo [...] della sua opera, e che ha sollevato questioni senza fine soprattutto perché in esso P. sembra distinguere due Giovanni (v. giovanni evangelista, santo). Per il resto sappiamo con certezza che P. professava il più realistico millenarismo e forse a ...
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Storico e critico d'arte fratello di Giovanni (v.), nato il 15 novembre 1813 a Castres, morto a Parigi il 17 gennaio 1882. Con la sua opera contribuì notevolmente allo sviluppo degli studî d'arte in Francia [...] nel sec. XIX. Desideroso di diventare incisore, cominciò a seguire gl'insegnamenti del Calamatta e del Mercuri, ma presto lo attrasse la critica. La sua prima opera importante è l'Histoire des peintres ...
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Musicista portoghese, vissuto nella prima metà del sec. XVIII. Il re GiovanniV lo inviò a studiare a Roma, dove l'A. compose e fece eseguire due oratorî: Il pentimento di Davide (1722) e Giuditta (1726). [...] comico in 3 atti (autografo nella biblioteca d'Ajuda); L'Ippolito (1752), serenata a 6 voci.
Bibl.: E. Vieira, Diccionario Biographico de Musicos Portuguezes, s. v.; M. Lambertini, Portugal, in A. Lavignac, Encyclopédie de la Musique, Parigi 1920. ...
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, Sono due martiri che nella prima metà del sec. V, e forse prima, avevano sepolcro e chiesa nella piccola città di Ciro, presso Antiochia, e ivi probabilmente avevano sofferto il martirio, in età incerta, [...] introdotti (nel sec. VI?) nel Canone della Messa. La leggenda li ha considerati come medici prodigiosi alla pari di Ciro e Giovanni (v.) e ne ha fatto tre coppie distinte dallo stesso nome, attribuendone l'una all'Asia, l'altra a Roma, la terza ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] nel 1523. Nel 1530 un presidio imperiale di Carlo V entrò a S., riformando il governo a vantaggio dei grandi operano nel 15° sec. Taddeo di Bartolo, Sassetta, Sano di Pietro, Giovanni di Paolo; più complessa la figura di F. di Giorgio Martini; di ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] avuta in sogno, alla vigilia della battaglia del ponte Milvio (v. in hoc signo vinces), nel 313 con l'editto emanato , a Roma (basiliche di S. Pietro e di S. Giovanni in Laterano, mausoleo e basilica di Torpignattara, mausoleo e basilica maggiore ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] facciata di pal. Odescalchi ed eseguì l'acquedotto di Vermicino; partecipò (1730) al concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Architetto di S. Pietro (dal 1735), costruì ad Ancona il Lazzaretto, l'Arco Clementino, la cappella delle ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...