Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] Paolo III (1542) e Pio IV (1564), fino a Sisto V (1588). Ebbe struttura moderna con la costituzione Sapienti Consilio (1908) con la costituzione Regimini Ecclesiae Universae (1967) e da Giovanni Paolo II con la costituzione Pastor Bonus (1988).
La ...
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Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] di chiedere imposte anche al clero. Dal papa Clemente V ottenne il trasferimento della sede papale ad Avignone e la soppressione dell'ordine dei Templari.
Vita e attività
Nel 1284 sposò Giovanna regina di Navarra e contessa di Champagne. Salito al ...
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Figlio (Kessel, Cleve, 980 - Castel Paterno 1002) di Ottone II e di Teofano. Succedette al padre nel 983 sotto la reggenza materna. Assunto il pieno potere nel 994, perseguì con fede e convinzione il disegno [...] dal papa Giovanni XV e, morto nel frattempo quest'ultimo, fece eleggere alla tiara suo cugino Brunone (Gregorio V), dal quale nel gennaio 996 fu incoronato imperatore. Quindi, con l'aiuto del re di Polonia, condusse due vittoriose spedizioni ...
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Figlio (n. 1278 - m. 1343) e successore (1309) di Carlo II d'Angiò, si ritrovò a regnare sulla sola Napoli in seguito alla cessione della Sicilia a Federico d'Aragona (1272-1337), secondo quanto stabilito [...] trattative che dovevano condurre all'elezione di Clemente V; poi, come capitano generale della Taglia guelfa, R. in Italia procede di stretto accordo con quella del nuovo papa Giovanni XXII; anzi, per cinque anni (1319-24), R. dimora addirittura ...
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Politico e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco di Baviera tra il 1342 e il 1343), figlio di Bonmatteo dei Mainardini, notaio dell'università di Padova. Svolse studî di medicina a Padova, [...] , rappresentante del popolo romano; e ancora quando ispirò i documenti imperiali che dichiaravano deposto Giovanni XXII e nominavano l'antipapa Niccolò V. Tornato in Germania, M. compose anche il De iurisdictione imperatoris in causis matrimonialibus ...
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Figlio (n. 1323 - m. Trezzo sull'Adda 1385) di Stefano e di Valentina Doria. Dopo aver ereditato una parte del dominio dei Visconti (1354), divenuto signore di Milano e ottenuto il vicariato imperiale [...] trovò nuovamente in guerra col papa, nel 1367, quando Urbano V venendo in Italia organizzò con Albornoz una nuova lega contro di aiutò Luigi d'Angiò nel 1382 quando venne in aiuto di Giovanna I. Il 6 maggio 1385 Bernabò veniva catturato con parecchi ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] Isabella di Chiaramonte per garantirsi l'appoggio dei più potenti feudatari, perché contrastata da papa Callisto III e dal pretendente Giovanni d'Angiò, figlio di Renato. Il 4 febbr. 1459 prese la corona reale a Bari, ma presto dovette scendere in ...
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Famiglia genovese, il ramo più importante della numerosa stirpe dei conti di Lavagna. Tra i suoi primi esponenti, fu Ugo (sec. 12º-13º), che si chiamò Fliscus, da cui il nome della famiglia. L'assunzione [...] tra il comune e Carlo d'Angiò. La morte di Adriano V, il fallimento del moto guelfo capitanato da Opizzo nel 1289, poi Genova a Filippo Maria Visconti che la possedeva dal 1421; nel 1442 Giovanni Antonio (m. nel 1447) si impadronì con un tumulto di ...
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Famiglia genovese, tra le più importanti nella storia della repubblica, le cui prime notizie risalgono al 1110. Nel 1147-49 un Ansaldo di Martino guidò la flotta genovese contro i Mori di Spagna; suo figlio [...] per il possesso della Sardegna; famoso fra tutti Branca (v.). In patria, a capo della fazione ghibellina, si avviarono ebbe titolo di Serenissimo, Agostino (1601-1603), Ambrogio (1621), Giovanni Stefano (1633-35), Giuseppe (1793-95). Alla fine del 18 ...
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Figlio (Kolozsvár 1440 circa - Vienna 1490) di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458), mentre era ancora prigioniero a Praga di re Giorgio di Poděbrady. Tornato in Ungheria, [...] dovette lottare a lungo per affermare il suo potere sovrano contro l'aristocrazia che si appoggiava all'imperatore Federico III e contro gli Ussiti, annidatisi nell'alta Ungheria. Eliminate le preoccupazioni ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...