Re dei Veienti; uccise (438 a. C.) gli ambasciatori romani a lui inviati; fu successivamente ucciso in duello dal console Aulo Cornelio Cosso, il quale ne riportò le spoglie opime e le dedicò a Giove Feretrio. [...] Il gentilizio T. è attestato epigraficamente a Veio, da iscrizioni votive etrusche e latine, databili tra il 6º e il 3º sec. a. C ...
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Nome antico di due rilievi sui quali fioriva il culto di Zeus Kasios, di incerto significato. Il primo, ai confini tra l’Arabia e l’Egitto presso l’antica Pelusio, aveva un tempio di Giove Ammone; in una [...] piccola costruzione sepolcrale furono poste le ceneri di Pompeo Magno. Il secondo era presso la foce dell’Oronte, oggi Gebel Akra ...
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giganti gassosi
Claudio Censori
Locuzione con la quale ci si riferisce ai pianeti di grandi dimensioni composti per la maggior parte di gas (soprattutto idrogeno ed elio), coniata nel 1952 dallo scrittore [...] hanno una superficie definita, e il confine tra l’atmosfera e il pianeta è indistinguibile. La maggior parte dell’idrogeno di Giove si trova, sotto l’atmosfera, in forma liquida e, a grandi profondità e pressioni, in forma liquida metallica. Analoghi ...
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Figlio dì Oicle e d'Ipermestra, nipote di Antifate, pronipote di Melampo; a sua volta padre d'Alcmeone e Anfiloco, d'Euridice e Demonassa. Valoroso vate e guerriero, egli è singolarmente protetto da Apollo [...] fra di loro, fuggono gli Argivi; fugge anche A., che sta per essere trafitto dall'asta di Periclimeno; ma ecco che Giove con un fulmine apre innanzi al cocchio di lui una voragine, nella quale Anfiarao scompare con cocchio e cavalli. Egli diviene in ...
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Divinità antichissima, tutrice della veracità e della lealtà nelle relazioni della vita tanto pubblica quanto privata. Il suo tempio si trovava sul Campidoglio (Fides Capitolina, Fides publica, Fides populi [...] , di cui apparisce come un attributo divinizzato in quanto, come essere celeste, Giove è per eccellenza il dius fidius. La festa della dea, che si fa risalire ad istituzione di Numa, cadeva il 1° ottobre (Dion. Halic., II, 75; Liv., I, 41), e veniva ...
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Assaraco
Clara Kraus
Secondo la genealogia mitica (cfr. Servio, comm. a Georg. III 35), A. era bisavolo di Enea in quanto padre di Capi e nonno di Anchise; a sua volta discendeva da Giove, dalla cui [...] unione con Elettra era nato Dardano, da Dardano Erittonio e da Erittonio Tros, che aveva avuto tre figli: A., Ilo e Ganimede da Calliroe, figlia di Scamandro. Come progenitore di Enea A. è ricordato da ...
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(gr. ῎Eως o ᾿Ηώς) Nel mito e nella poesia greca, personificazione dell’Aurora, figlia di Iperione e di Tea, sorella di Elio e di Selene, moglie di Astreo. Ama Titono, per il quale ottiene da Giove l’immortalità, [...] dimenticando di chiedere per lui anche giovinezza eterna, onde Titono, giunto a decrepitezza estrema, è infine cambiato in cicala ...
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(gr. ᾿Ηχώ) Ninfa oreade della mitologia greca, personificazione del fenomeno fisico dell’eco. Secondo alcuni mitografi alessandrini e Ovidio, E., che con le sue chiacchiere tratteneva Giunone impedendole [...] di scoprire gli amori furtivi di Giove, fu per punizione della dea resa incapace di parlare per prima e obbligata a ripetere gli ultimi suoni della voce che intendeva. Poi E. si consumò di amore non corrisposto per Narciso sì che ne rimasero solo la ...
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FERRI, Giovanni Maria (Giovanni Senese)
Laura Testa
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F.; le scarse notizie sulla sua vita e attività sono desumibili esclusivamente dai documenti di pagamento [...] Id., in Cappelletti-Testa, 1994, pp. 110 s.).
Fonti e Bibl.: G. Panofsky Sörgel, Zur Geschichte des Palazzo Mattei di Giove, in Römisches Jahrbuch für Kunstgeschichte, XI (1967-68), pp. 184 ss.; L. Salerno, Il vero Filippo Napoletano e il vero Tassi ...
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arcanamente
Vincenzo Laraia
. " In modo arcano ", cioè " misterioso ", " incomprensibile ". Il termine è presente una sola volta, in Pg XXIX 120 quel [carro] del Sol che, svïando, fu combusto / per [...] spiega ‛ a. giusto ' nel senso che Dio stesso permette " al suo carro di sviarsi e di diventare degno dei suoi fulmini, così come Giove permise lo sviamento di Fetonte e poi ne lo punì ". A sostegno di tale ipotesi cfr. Ep XI 5 (ai cardinali d'Italia ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...