DANAE (Δανάη)
G. Cressedi*
Figlia di Acrisio, re di Argo, e di Euridice (v.). Il padre sa dall'oracolo che il figlio di D. lo avrebbe ucciso e fa costruire una stanza di bronzo dove chiude D. con la [...] , però, riesce a penetrarvi sotto forma di pioggia d'oro. Dal connubio di D. e Giove nasce Perseo (v.). Acrisio si accorge del fanciullo e fa chiudere la madre ed il figlio in un'arca che abbandona alle onde. L'arca approda a Serifo e D. è accolta ...
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Astronomo (Springfield, Illinois, 1891 - Los Angeles 1963). Dal 1915 al 1957 astronomo all'osservatorio di M. Wilson, dove si occupò specialmente di astronomia solare e planetaria, nonché del calcolo di [...] orbite di comete e pianetini. Scoprì quattro satelliti di Giove: Sinope (1914), Lisitea e Carme (1938), Ananke (1951). Tra le sue numerose ricerche, notevoli quelle sulla temperatura superficiale dei pianeti e sulle macchie solari. Il suo nome è ...
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Scultore, figlio di Timarchida vissuto tra la fine del sec. II e il principio del I a. C. Insieme con il fratello Policle lavorò a Roma, dove fece le immagini di Giunone Regina e di Giove Statore per i [...] due templi, più tardi chiusi nel Portico di Ottavia, e dedicati da Metello Macedonico a queste divinità (Plin., Nat. Hist., XXXVI, 35). Nulla sappiamo del modo con cui l'artista aveva trattato i soggetti, ...
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Geometria
Michele Rak
Nel corso della comparazione tra l'ordine de li cieli e quello de le scienze la G., una delle scienze del Quadrivio, antica partizione della matematica, viene da D. comparata al [...] cielo di Giove per due proprietadi: l'una sì è che [questo cielo] muove tra due cieli repugnanti a la sua buona temperanza, sì come quello di Marte e quello di Saturno... l'altra sì è che intra tutte le stelle bianca si mostra, quasi argentata... La ...
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Alcitoe
Giorgio Padon
Figlia di Minya, re di Orcomeno. Assieme alle sorelle Arsippe e Leucippe (quasi sempre citate tutte e tre collettivamente col patronimico Minyeidi), ricusò di prender parte alle [...] feste dionisiache negando che Bacco fosse figlio di Giove; né le Minyeidi si ritennero dal turbare le cerimonie in onore del dio, per esaltare invece l'arte del tessere. La punizione di Bacco non si fece attendere: mentre stavano tessendo, vari ...
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RUBRIUS, Dossenus L
Red.
Il nome di R. D. appare sulle emissioni di monete repubblicane di Roma assegnate con una certa precisione all'87-86 a. C.
Nei denarî, il dritto rappresenta le tre principali [...] divinità del Campidoglio, Giove, Giunone e Minerva e il rovescio un carro trionfale. Sui quinari, l'altare di Esculapio circondato da un serpente è associato alla testa di Nettuno. Il nome è variamente interpretato come appartenente ad un magistrato ...
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Figlio (m. 61 a. C.) di Quinto Lutazio C., esponente del partito conservatore, combatté, durante il suo consolato (78 a. C.), il tentativo del collega Lepido di abbattere gli ordinamenti conservatori di [...] Silla. Dedicò nel 69 il nuovo tempio di Giove Capitolino (donde il soprannome), e costruì il Tabulario. Censore nel 65, fu sconfitto da Cesare nelle elezioni a pontefice massimo (63). ...
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Capo (praetor) della Lega latina insieme a L. Numisio (340 a. C.), oriundo di Sezze, chiese al senato romano la parità dei diritti tra Romani e Latini; si narra che avendo, di fronte alla ripulsa del senato, [...] manifestato disprezzo per il Giove dei Romani, sia morto improvvisamente. ...
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SPAZIALE, FISICA
Franco Mariani
. Sotto questa denominazione s'individua un vastissimo campo di ricerca fisica che ha assunto una sua vasta e più precisa fisionomia con l'avvento dei satelliti artificiali, [...] dalla Terra, il dipolo è fortemente eccentrico: propriamente è spostato di circa un quinto del raggio planetario rispetto al centro di Giove. Il valore del campo magnetico alla superficie del pianeta è da 10 a 20 volte superiore a quello terrestre, è ...
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Mirmidoni
Manlio Pastore Stocchi
Abitanti dell'isola di Egina (v.), la cui origine mitica è narrata da Ovidio (Met. VII 523 ss.). Quando una pestilenza si abbatté sull'isola e la spopolò, il re Eaco [...] (v.) ottenne che Giove la ripopolasse trasformando in esseri umani le formiche che in gran numero (" agmine longo ", Met. VII 624) percorrevano il tronco di una quercia sacra al dio, e chiamò M. i suoi sudditi in memoria della loro origine, giacché ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...