CANOSA di PUGLIA (v. vol.II, p. 315 e S 1970, p. 179)
E. M. De Juliis; M. Falla Castelfranchi
Il sito è stato oggetto, in questi ultimi anni, di esplorazioni e di studi, con scoperte significative che [...] Sezione storica. Documenti e studi, 4), I, Bari 1985; R. Cassano, C.A.M. Laganara Fabiano, G. Volpe, Area del tempio di Giove Toro a Canosa. Relazione preliminare, in AMediev, XII, 1985, pp. 501-515; AA.W., Seminario di studi su Canosa antica, 29-30 ...
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Astronomo, fisico e matematico (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827), uno dei massimi scienziati francesi dell'epoca napoleonica. La sua opera fondamentale è il Traité de mécanique céleste (5 [...] Luna; invariabilità secolare delle distanze medie dei pianeti dal Sole; teoria dell'attrazione degli sferoidi; perturbazioni mutue di Giove e Saturno; teoria dinamica delle maree; ecc.). Nelle ricerche sugli sferoidi L. si servì dell'equazione Δ2u ...
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roteare
Frequentativo di ‛ rotare ' (cfr. Rohlfs, Grammatica § 526). Nell'uso dantesco sembra denoti un moto circolare particolarmente insistito. Tre occorenze, tutte nel Paradiso e al gerundio: vidi [...] moversi un altro [lume] roteando (XVIII 41); Roteando cantava (XIX 97: è l'aquila del cielo di Giove, paragonata a una cicogna che sovresso il nido si rigira, v. 91); altre [pole] roteando fan soggiorno (XXI 39). R. è anche variante di torneare in ...
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Ottico e astronomo spoletino (seconda metà sec. 17º), abilissimo costruttore di telescopî e cannocchiali; inventò l'oculare terrestre per il raddrizzamento delle immagini, costituito con lenti disposte [...] in modo tale da evitare il cromatismo. Riuscì a rilevare, forse prima di G. D. Cassini, la rotazione di Giove e la divisione dell'anello di Saturno. Anche suo fratello Matteo fu apprezzatissimo meccanico e ottico. ...
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VENERE
Pio Luigi Emanuelli
. È il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole, ben noto fino dalla più remota antichità.
Esso era osservato regolarmente dagli astronomi babilonesi certo fino dal [...] un massimo di elongazione di 48°), e appare al mattino o la sera, raggiungendo talvolta uno splendore eguale a sei volte quello di Giove e quindici volte quello di Sirio, che è la stella più luminosa. In tali occasioni, non è raro che esso si possa ...
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Argo
Antonio Martina
. Figura della mitologia classica, nella maggior parte delle fonti figlio di Arestore, soprannominato πανόπτης (onniveggente) per il numero degli occhi, variante a seconda delle [...] fonti. È ricordato soprattutto in connessione all'episodio di Io, la figlia di Inaco amata da Giove e da questo mutata in bianca giovenca.
Quanto all'interpretazione del mito si è voluto vedere in A. il simbolo del cielo stellato e in Io quello della ...
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Nel calendario romano, il giorno che divide il mese in due parti quasi uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre, il 13 negli altri mesi. Residuo dell’originario calendario lunare, in cui [...] ricorrevano nei giorni di plenilunio, le i. erano giorni festivi consacrati a Giove.
Alle i. di marzo del 44 a.C. fu assassinato Giulio Cesare, che si era recato in senato nonostante gli avversi presagi. ...
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MARTE (Mars, Marspĭter)
Giulio Giannelli
Una delle maggiori divinità venerate dai Romani, appartenente a quel gruppo di dei chiamati indigetes e considerati come legati alle origini stesse della loro [...] età successive, dalle religioni di altri popoli. Marte però è, come Giove, oltre che un dio indigeno della gente romana, un dio che dell'attività principale del dio (come Fides rispetto a Giove). Anche Pavor e Pallor, come personificazione del terror ...
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repugnare
Lucia Onder
Con costrutto intransitivo nel senso di " opporsi ", " essere in contrasto con qualcuno o qualcosa ", in Cv II VI 7 questa anima non è altro che un altro pensiero accompagnato [...] suo affocato color rosso e Saturno che per il suo, bianco gelido rappresentano i due estremi rispetto al temperato calore di Giove. Ancora il participio, ma con valore di sostantivo, al § 26 La Geometria si muove intra due repugnanti a essa, sì come ...
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ARUPIUM
G. Novak
Antico centro nella Croazia occidentale, da situarsi probabilmente a NE del monte Vitlo e precisamente sul pendio orientale di questo monte, vicino alla località odierna di Prozor dove [...] di epoca romana: frammenti di vasi e di mattoni, un'ara dedicata a Giove Ottimo Massimo, un'altra ara di forina tondeggiante dedicata forse a Giove Dolicheno, framinenti architettonici, e, più distante dall'abitato, due grandi rilievi incisi nella ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...