LUDI
Gioacchino Mancini
. Si diceva dai Romani ludus una pubblica celebrazione di giuochi tenuta o in un teatro o nel circo, fatta in una ricorrenza religiosa o politica, per il piacere del popolo. [...] con la dea Bubona (August., De civit. dei, IV, 24, 34).
Ludi capitolini: secondo alcuni autori istituiti da Romolo in onore di Giove Feretrio. Secondo Livio (V, 20) furono invece stabiliti dopo la cacciata dei Galli nel 390 a. C. Si celebravano sul ...
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ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] , e non è il caso di analizzarli partitamente. Basti accennare a modo d'esempio che la notizia sul voto del tempio di Giove Statore sembra tarda, questo tempio essendo stato eretto nel 294 da M. Attilio Regolo che lo aveva votato durante la terza ...
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NUMA POMPILIO (Numa Pompilius)
Gaetano De Sanctis.
Successore di Romolo, regnò in Roma secondo la cronologia tradizionale dal 715 al 673 a. C. Era figlio di Pompone, nativo della sabina Cures, aveva [...] lui la tradizione attribuisce tutte in massima le istituzioni religiose di Roma, la creazione dei tre flamini maggiori, quelli di Giove, Marte e Quirino, il culto di Vesta, la nomina delle prime Vestali, gli auguri, il pontificato massimo, i feziali ...
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VITALE di Blois (Vitalis Blesensis)
Salvatore Battaglia
Poeta latino medievale, autore di due commedie cosiddette "elegiache": Aulularia e Geta (altrimenti detta Amphitryon). Nella prima si nomina esplicitamente, [...] opera di un chierico che ha fatto tesoro della cultura latina, specie di quella mitologico-erotica. La prima rifà la leggenda di Giove che si sostituisce ad Anfitrione nell'amore di Alcmena; ma dà larga parte alla figura di Geta, una specie di servo ...
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ROSMERTA
Nicola Turchi
. È una divinita celtica, con significato di ricchezza e di abbondanza, la cui area di diffusione, documentata da molte iscrizioni e da bassorilievi, si estende nella Gallia Belgica [...] con la cornucopia; talora tuttavia porta anch'essa il caduceo, come si può vedere nel bellissimo bassorilievo della colonna di Giove a Magonza. In qualche caso al nome di Rosmerta è sostituito quello di Maia, ma anche in questo caso si tratta ...
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MESSIER, Charles
Giorgio Abetti
Astronomo, nato a Badonviller (Lorena) il 26 giugno 1730, morto a Parigi il 12 aprile 1817. Fu esclusivamente osservatore e principalmente di comete. Scoprì 21 comete [...] memorie stampate nei volumi dell'Académie des Sciences e nella Connaissance des Temps, e sono state raccolte le sue osservazioni sulle eclissi dei satelliti di Giove. Fu astronomo della marina francese. Lalande gli consacrò una costellazione. ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] che impugna la frusta come un auriga; la sinistra tiene il fulmine e le spighe; tutto ciò indica la potenza associata di Giove e del sole. In questo tempio il culto è dedicato prevalentemente alla divinazione, che rientra nei poteri di Apollo, che è ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] duomo pisano, Palma scolpì anche l’opera che più di altre contribuì alla fama e al lustro del suo nome: il Giove fulminante oggi collocato nel piazzale d’ingresso della villa medicea di Poggio Imperiale, nei pressi di Firenze.
Ritenuta realizzata da ...
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RIDOLFI, Michelangelo
Silvestra Bietoletti
RIDOLFI, Michelangelo (Michele). – Nacque a Gragnano (Lucca) il 29 settembre 1793, da Angelo, fattore alle dipendenze del conte Giovan Battista Bottini. Bambino, [...] da accoglierla nella sua casa quando la donna divenne anziana.
Nel 1811 presentò all’Esposizione di Lucca Teti che prega Giove di favorire Achille, premiato con due medaglie d’argento, e nel 1812 Zenobia gettata nell’Arasse da Radamisto, acquistato ...
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Minosse (Minòs; Minoi)
Giorgio Padoan
Mitico re di Creta, famoso per la sua giustizia e per aver dato leggi al suo popolo.
D. usa la forma ‛ Minòs ' (per l'accentazione ossitona dei nomi non latini v. [...] leggenda di M. confluiscono peraltro varie componenti sorte evidentemente in epoche diverse. Il mito narra che M., figlio di Giove e di Europa (alcuni mitografi lo dicono invece figlio del re cretese Asterio), avesse dalla moglie Pasife vari figli ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...