scorza
" Rivestimento " dell'albero, " corteccia ", in Pg XXXII 113 vidi calar l'uccel di Giove / per l'alber giù, rompendo de la scorza, / non che d'i fiori e de le foglie nove.
L'espressione a scorza [...] a scorza, in Rime CIII 25 (perché non ti ritemi / sì di rodermi il core a scorza a scorza), vale " strato dopo strato ", fino al profondo, e fa parte del linguaggio proprio delle ‛ petrose ' ...
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Sinope
Sìnope [Nome di un'antica città dell'Asia minore, sul Mar Nero] [ASF] Satellite di Giove, detto anche Giove IX: v. Sistema Solare: V 272 Tab. 1.3, 273 Tab. 1.4. ...
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(lat. Iarbas) Mitico re africano dei Getuli (o dei Mauri o dei Numidi), figlio di Giove Ammone e della ninfa Garamantide, concesse a Didone la terra su cui fondò Cartagine, quindi la chiese in sposa ma [...] ne fu respinto; dopo l’arrivo di Enea, mosse guerra alla regina ...
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Adrastea
Adrastèa [Nome di una ninfa della mitologia greca] [ASF] Nome del XV satellite di Giove, scoperto nel 1979: v. Sistema Solare: V 272 Tab. 1.3, 273 Tab. 1.4. ...
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SPAZIO, Esplorazione dello
Paolo Santini
(App. IV, III, p. 397)
La storia delle esplorazioni spaziali è piena di luci e ombre. Nell'immaginazione e nel pensiero dei pionieri (G. Tsiolkowski, H. Oberth, [...] al livello delle nubi: un terzo anello doveva poi essere scoperto dal Voyager 2, nel corso del sorvolo di cui si è detto. Giove entrava così a far parte del ''club dei pianeti con anello'', fondato da Urano e Saturno. Iniziava a questo punto un Grand ...
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Ganimede
Ganimède [Nome di un personaggio della mitologia gr.] [ASF] Nome del 3° satellite di Giove, il più grande e il più luminoso, scoperto da G. Galilei il 7 gennaio 1610: v. Sistema Solare: V 272 [...] Tab. 1.3, 273 Tab. 1.4 ...
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Scultore greco (2º sec. a. C.); con Sauro partecipò alla decorazione e costruzione dei templi di Giove Statore e di Giunone Regina, poi compresi nel Portico di Ottavia; non avendo potuto firmare l'opera, [...] scolpirono sulle basi delle colonne simboli dei loro nomi, una rana e una lucertola. Tutte queste notizie dateci da Plinio il Vecchio sembrano essere un'invenzione aneddotica sorta a spiegare le figurazioni ...
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(lat. Tages) Fanciullo d’origine divina (in alcune fonti detto figlio del Genio e nipote di Giove) che, secondo una tarda tradizione latina, balzato su dal solco tracciato da un contadino nell’agro di [...] Tarquinia, insegnò agli Etruschi l’arte divinatoria; scomparve (o morì) nello stesso giorno. I suoi insegnamenti, raccolti da Tarconte, costituirono il nucleo dei libri etruschi sulla divinazione (libri ...
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Nome di 12 divinità latine, aggruppate in 6 coppie (donde il nome Consentes «che stanno insieme»): Giove-Giunone; Nettuno-Minerva; Marte-Venere; Apollo-Diana; Vulcano-Vesta; Mercurio-Cerere. A Roma agli [...] Dei C., il cui culto era in onore già sotto la repubblica, era dedicato un portico ai piedi del colle Capitolino verso il Foro; il suo restauro nel 367 d.C. fu l’ultimo intervento pubblico in Roma riguardante ...
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Tifeo (Tifo)
Clara Kraus
Uno dei giganti, figli del Tartaro e della Terra; per aver tentato di spodestare Giove, T. fu colpito dal suo fulmine e sprofondò sotto l'Etna (cfr. Ovidio Met. V 346-348, Fast. [...] quale tuttavia non ha valore soggettivo, bensì oggettivo rispetto al " tela " cui si riferisce: i dardi sono quelli scagliati da Giove contro T.; di qui il fraintendimento di D. che, per non aver dato a " Typhoëa " la giusta interpretazione, incorse ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...