Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] astronomi e matematici del tempo (e prima fra tutte quella di Giovanni Keplero, che quando riuscì a vedere i satelliti di Giove con un cannocchiale che Galileo stesso aveva inviato all'Elettore di CoIonia, esclamò, con le estreme parole di Giuliano l ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] del Tassoni. La trama del poema èpresto detta nelle sue linee essenziali. Lo zoppo Vulcano, istigato da Apollo, denuncià a Giove il tradimento della moglie Venere con Marte. Ne segue un processo in cui tutti gli dei dell'Olimpo parteggiano per l'uno ...
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LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] le prime esperienze del L. come poeta per musica. Nell'estate 1759 fu rappresentata una sua festa teatrale, Il giudizio di Giove, composta per il trasferimento da Napoli a Madrid di re Carlo di Borbone, succeduto a Ferdinando VI sul trono di Spagna ...
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DELLA BARBA, Pompeo
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Pescia (attualm. in prov. di Pistoia) il 16 settembre 1521, da Bartolomeo di Simone, medico, proveniente dalla Lunigiana, e da Lucrezia di Simone [...] , la tavola delle corrispondenze pianetifacoltà dell'anima a proposito della quale il D. si discosta notevolmente dalla fonte (mentre Giove, Venere, Mercurio e Marte hanno nei due testi quasi identiche funzioni, Saturno, il Sole e la Luna presiedono ...
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GARISENDI, Giovanni Andrea
Roberta Ridolfi
Nacque a Bologna da Cristoforo tintore, probabilmente, secondo L. Frati (in Rimatori), intorno al 1470, essendo stato immatricolato notaio nel 1490, e aggregato [...] (Bologna, C. Bazaleri, 1504), si leggono altri sonetti del G.; quattro volgari: Quel Seraphin che dal celeste nido; Vedendo Giove tanti casi adversi (questo sonetto si trova anche nel cod. Add. mss. 25596 della British Library a Londra, cc. 7v ...
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BUZZACARINI, Antonio
Lovanio Rossi
Nacque a Padova verso la metà del sec. XVI (l'anno di nascita 1578, dato dal Vedova, non sembra certo, né risulta in alcun modo dalle prove di nobiltà che il B. presentò [...] la tragedia i quattro intermezzi La gelosia di Giunone, che svolgono non senza qualche vivacità la vicenda degli amori di Giove e di Io.
Il lamento della prefazione all'Altile sulle "afflizioni giustamente datemi per li miei peccati, da Dio, e ...
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Urano
Emanuele Lelli
L’antichissimo dio del cielo
Urano (dal greco Ouranòs «Cielo») fa parte della prima generazione di dei e simboleggia l’elemento celeste. Egli è sposo di Gea, la Terra; per lungo [...] esseri per metà di forma umana e per metà serpenti, che tenteranno di rovesciare in seguito il dominio di Zeus (il romano Giove); infine le ninfe dei frassini, le Melie, da cui nascerà, secondo il mito delle cinque età narrato dal poeta Esiodo, la ...
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VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendario romano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] dea nella statua di una donna a cavallo, che si mostrava nella parte alta della Via Sacra, di faccia al tempio di Giove Statore, e che era forse dedicata a Venere Cluilia o Cloacina, cui era affidata la protezione della cloaca massima.
Tutti questi ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] e sensuale. Dalla vista di questi "avori saltanti", che "nel teatro de' petti" sembrano provare "i balli", anche Giove è profondamente turbato; e perciò, decretando l'assunzione in cielo di quelle donzelle, ordina che "dal candor di quelle nevi ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] ad una rigorosa osservanza petrarchistica, sia che tenti un puntuale recupero dai classici, come nel troppo celebre sonetto "Figlia di Giove e madre alma d'Amore", desunto dal modello lucreziano.
Il C. era particolarmente dotato per questo tipo di ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...