Virgilio Marone, Publio
Sergio Casali
L’Omero latino
Virgilio è il più grande poeta romano. Ha messo in versi i canti dei pastori, il lavoro dei contadini e le imprese degli eroi e ci ha trasmesso risposte [...] partecipano all’azione. Al fianco di Enea vi sono Venere e Apollo; contro di lui, invece, è schierata Giunone. Sopra tutti, sta Giove: la sua volontà si identifica con il Fato, il destino immutabile: è lui che ha deciso che dalla stirpe di Enea dovrà ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] ), che si possa riconoscere in Vesta una divinità originaria della stirpe italica, quale finora si è potuto riconoscere soltanto Giove.
Se dunque la Vesta latina è divinità di provenienza greca, la sua introduzione nel Lazio va assegnata, come si ...
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GRIFFI (Grifi, Grifo), Leonardo
Marcello Simonetta
Nacque nel 1437 o nel 1440 da Giacomo, mercante di Varese, e da Caterina Castiglioni.
Il G. fu in stretti rapporti con gli intellettuali gravitanti [...] protegge. La sola occasione in cui gli dei si rivoltano contro lo Sforza è l'invasione della Marca pontificia, territorio sacro a Giove. Il poema è stato pubblicato in L.A. Muratori, Rer. Ital. Script., XXV, Mediolani 1751, pp. 465-478.
Del 1461 è il ...
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Catullo, Gaio Valerio
Massimo Di Marco
Il poeta latino dell'«odio e amo»
Catullo è un poeta colto e raffinato, i cui gusti furono fortemente influenzati dai modelli greci. Ma è soprattutto il poeta [...] amata: "La mia donna mi dice che a nessun altro preferisce appartenere, se non a me, neppure se a richiederla fosse lo stesso Giove. Lo dice. Ma ciò che una donna dice all'amante bramoso lo si deve scrivere sul vento e sull'acqua che scorre via".
La ...
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Narcisismo
Emanuele Lelli
Geni Valle
Amare sé stessi e ignorare gli altri
Il giovane Narciso del mito greco non vuole concedere a nessuno il proprio amore; specchiandosi in uno stagno, però, è talmente [...] condannata da Giunone a poter solo ripetere la voce altrui, perché con le sue chiacchiere l’aveva distratta dalle infedeltà di Giove) a innamorarsi perdutamente di Narciso. Lo insegue e lo rincorre per tutti i boschi della Beozia, ma il giovane fugge ...
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DOMENICO da Montecchiello
Liana Cellerino
Nacque forse nel primo quarto del XIV secolo da un Agnolo. Il luogo di nascita, riportato secondo diverse grafie nei documenti (Montechiello, Monticiello, Monticelli; [...] , "Si come il poverel va per le scale", fu edito per la prima volta dal Crescimbeni, poi da Mazzoni. "Cresciuto ha Giove con sua sottil'arte" fu edito nel 1887 dal Mazzoni, al quale si rinvia per la tradizione manoscritta.
Numerosissimi i manoscritti ...
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VITTORIA (Νίχη; Victoria)
Goffredo BENDINELLI
Giulio GIANNELLI
Gastone M. BERSANETTI
Gabriella BATTAGLIA
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Grecia. - Nel campo della mitologia greca la figura di Nike è semplicemente la personificazione [...] a sé stante, benché in origine non fosse altro che un aspetto peculiare di Giove: con un processo comune nella religione romana antica (e del quale la figura divina di Giove formò, più spesso di ogni altra, il punto di partenza), da Iuppiter Victor ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] , figlia di Filippo V di Spagna, ebbe l'incarico di scrivere il libretto dell'opera L'impero del (sic) Universo diviso con Giove (Napoli 1745), musicata da G. Manna. Quindi scrisse un altro lavoro teatrale, La gara tra l'amore e la virtù, della cui ...
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(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] Mezenzio gli muove guerra. In una battaglia sulla riva del Numico, Turno cade, E. scompare ed è adorato dai Latini come Giove Indigete. Sembra introdotto da Nevio, ripreso poi da Virgilio, l’episodio del soggiorno di E., prima di giungere nel Lazio ...
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Pseudonimo anagrammatico del poeta in dialetto romanesco Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - ivi 1950). Autore di sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, T. abbandonò assai presto, [...] e bestie e Lupi e agnelli: Nove poesie, 1910; Le storie, 1913; Le cose, 1922; La gente, 1927; Libro numero nove, 1929; Giove e le bestie, 1932; Libro muto, 1935; Acqua e vino, 1944-45). T. compose anche alcune novelle e illustrò o meglio "pupazzettò ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...