BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] furono poi ampliate: quella di S. Martino sotto l'abate Petronace (717-750) e quella di S. Giovanni sotto Gisulfo (797-817), che costruì una basilica triabsidata di tipo paleocristiano con transetto continuo. L'esistenza di tale modello indirizzò ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] duca il nipote Agiprando, e poi a Benevento, dove ristabilì l'ordine regio e restaurò nel potere ducale il nipote Gisulfo. Sulla via del ritorno si piegò alle preghiere di Zaccaria e solennemente restituì al patrimonio della Chiesa romana i castelli ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] , 1980). Impianto classico basilicale a tre navate e tre absidi era invece quello che caratterizzava l'edificio di Gisulfo (797-817) a Montecassino (v.), che riutilizzava, ampliandola, la precedente costruzione a navata unica absidata (Pantoni, 1973 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] di S. Salvatore a Brescia alla metà dell'VIII secolo. La chiesa cattedrale di S. Sofia a Benevento, fondata dal duca Gisulfo II e completata dal duca Arechi II nel 762, appartiene a questo periodo di sperimentazioni; l'ampio e articolato impianto ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] auree, ornate per lo più da motivi astratti, alcune riferibili anche all'ambiente di corte, come la c.d. croce di Gisulfo (Cividale, Mus. Archeologico Naz.). Così come le fibule e le fibbie di cintura dell'epoca potevano a volte avere la funzione ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] . nelle croci di Brescia, Civ. Mus. Cristiano; nella croce di Clefi, Trento, Mus. Prov. d'Arte; nella croce di Gisulfo, Cividale, Mus. Archeologico Naz.), oppure un ornato a figure intere stanti (Cividale, Mus. Archeologico Naz.) o motivi ornamentali ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] dalla patria un palo o pertica sormontata da una colomba di legno; tra alcune sepolture urbane va ricordata quella detta di Gisulfo, la più ricca della città, con un sarcofago in pietra iscritto. A Castel Trosino, nel c. di S. Stefano, il maggiore ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] di S. Vincenzo al Volturno, prima del sec. 11° (Hodges, 1985), né è ipotizzabile per la Montecassino dell'abate Gisulfo (797-817; Carbonara, 1979). Nell'abbazia volturnense la sistemazione di uno spazio trapezoidale a corte, situato tra la chiesa e ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] ebbero sulle monetazioni dell'Italia meridionale; essa si manifesta nelle emissioni del ducato di Benevento che iniziano con il duca Gisulfo I (683-706), nella monetazione autonoma di Napoli del sec. 9° sotto il duca Sergio I (840-860) e nella ...
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ITALIA
L. Travaini
Il toponimo I., di origine osca, accostato dal punto di vista etimologico al lat. vitulus ('vitello') e variamente interpretato (Rauhut, 1953; Marcato, 1990), si riferiva inizialmente [...] in parte un filone bizantino, ebbe inizio a Salerno poco dopo la metà del sec. 11°, a opera del principe longobardo Gisulfo II (1052-1077), il quale, accanto alle monete auree di imitazione araba, che erano prodotte anche ad Amalfi (v. Arabi), fece ...
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