Sommo sacerdote giudaico (172-163 a. C.), imposto agli Ebrei da Antioco IV Epifane di Siria che intendeva, valendosi di lui, ellenizzare la Giudea. M. riuscì a sbarazzarsi del rivale sommo sacerdote Onia [...] sperando in una pacifica convivenza di ellenismo e di yahwismo; durante le trattative tra il generale dei Seleucidi Lisia e gli insorti fu però decisa la deportazione di M. a Berea (Siria) e la sua uccisione come colpevole dei disordini tra i Giudei. ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] nuovi luoghi di culto da Roma a Costantinopoli, da Gerusalemme a Edessa. Fu in questo tempo, secondo la leggenda, che un giudeo e una regina cristiana scavarono a fondo la terra e trovarono ciò cui tutti ardentemente aspiravano: la vera croce.
Su un ...
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gentile
Gioacchino Paparelli
Il vocabolo è largamente rappresentato in tutte le opere di D.; tra le occorrenze, ne vanno segnalate una trentina in cui l'aggettivo è al superlativo, tutte di genere femminile, [...] gens, sostantivo dal quale deriva l'aggettivo gentilis. ‛ Gentili ' erano anche chiamati i barbari dai Romani, i non Giudei dai Giudei, i non cristiani dai cristiani (v. voce precedente).
Nel Duecento il vocabolo divenne di uso frequente nella lirica ...
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Abramo (nel testo dantesco Abraàm, e perciò nella forma del latino Abraham)
È tra le anime che Cristo ha liberato dal Limbo (If IV 58), ricordato come patriarca " per eccellenza " (Torraca). Secondo una [...] il Vangelo (Luc. 13, 28; 16, 22-30) assegna ad A., che nella beatitudine eterna accoglie coloro che, sia giudei che gentili, hanno praticata la giustizia. È infine da chiedersi se D. conoscesse, tra gli apocrifi cristiani, il cosiddetto Testamento ...
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ROMANI, Lettera ai
Leone Tondelli
È la più ampia e importante dell'epistolario conservatoci di S. Paolo apostolo (v.). Egli vi traccia sistematicamente, con digressioni più apparenti che reali, il suo [...] la comunità romana fosse pervasa da idee giudaico-cristiane (v. giudeo-cristianesimo), come un po' le altre chiese, e che ad Aquila e Priscilla erano, come un po' tutti i Giudei del tempo, in movimento frequente se non continuo. Essi lasciarono ...
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Di umile origine secondo alcuni, rampollo dei Seleucidi regnanti in Siria e figlio di Antioco IV secondo altri, il giovane Bala, che viveva in Smirne, da Attalo II di Pergamo fu sollevato al grado di pretendente [...] impresa facilitata dall'odio delle popolazioni per Demetrio, e ottenne l'alleanza di Gionata Maccabeo, nominandolo sommo pontefice dei Giudei. Dopo alcuni scontri a lui sfavorevoli, in una battaglia decisiva tolse vita e corona a Demetrio, che cadde ...
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qualunque
Riccardo Ambrosini
Non attestato nella Vita Nuova e appena 2 volte nelle Rime, 16 nel Convivio e 17 nella Commedia, q. - che, su 19 ricorrenze in poesia, 8 volte è in inizio di verso e 7 di [...] " ognuno che ".
Coordinato con altri soggetti plurali è seguito da verbo al plurale, in Cv II VIII 9 Giudei, Saracini, Tartari, e qualunque altri vivono secondo alcuna ragione; altrove è sempre seguito da verbo al singolare: Rime LXXX ...
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Procuratore romano (sec. 1º) della Giudea, il quinto tra quelli che dal 6 d. C. governarono quel paese. Successe a Valerio Grato il 26 d. C. Una lettera del re Erode Agrippa I (in Filone, Legatio ad Caium, [...] si perdono le sue tracce. Il ricordo di P. è legato nella storia al processo contro Gesù: P., pur ritenendo Gesù innocente e pur cercando varie vie per salvarlo dalla morte, finì col cedere di fronte ai tumulti dei Giudei temendone un ricorso a Roma. ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] con una filistea. Poiché questa gli fu poi negata, bruciò le messi dei nemici. Più tardi si fece consegnare dai Giudei ai Filistei, ma, scioltosi improvvisamente dai legami, ne uccise mille con una mascella d'asino. Dopo essere sfuggito a un ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] e la più dannosa alla comunità e ai singoli; Paolo, in Atti, XXIV, 14, respinge il titolo di "eresia" che i Giudei usavano per il cristianesimo nascente. Nella II Pietro, II, 1, i teologi cattolici riscontrano già tutti gli elementi costitutivi del ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...
giudeo-spagnolo
giudèo-spagnòlo agg. e s. m. – Lingua giudeo-spagnola o, come s. m., il giudeo-spagnolo, lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, la cui formazione risale all’espulsione degli Ebrei dalla Spagna in seguito alla politica...