Figlio di Antioco III, dopo la sconfitta di Magnesia (190 a. C.) fu dal padre inviato ostaggio a Roma e vi rimase circa 14 anni, anche quando sul trono salì il fratello Seleuco IV; ebbe agio di stringere [...] anche in parte l'indirizzo di governo, cercando di diminuire i malcontenti e di pacificare gli animi, ciò che giovò ai Giudei ai quali fu restituito il tempio e data la libertà di praticare la propria religione e di vivere secondo le proprie leggi ...
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, Fra una ventina almeno di santi di questo nome (oltre Anastasio I e II papi e sant'Anastasio sinaita) meritano di essere ricordati particolarmente:
1.A. corrispondente di S. Gregorio Magno, e patriarca [...] 1868, p. 251 segg.
2..A., detto il giovine, successore del precedente nel patriarcato antiocheno (599-609), messo a morte dai giudei e considerato quale martire; sappiamo che tradusse in greco la Cura pastoralis di S. Gregorio Magno che però non ci è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il cristianesimo
Enrico Norelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il messaggio di Gesù era un appello all’interno del variegato panorama [...] d’Israele; si tiene lontano dalle città vere e proprie, ma si reca – non sappiamo se una o più volte – in Giudea, a Gerusalemme, dove a quanto pare predice l’imminente distruzione del Tempio, una profezia avanzata anche da altri “profeti” ebrei negli ...
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Tartari
Giuliano Bertuccioli
Col nome di T. (derivato dal vocabolo turco Tatar, donde Tatari e T.) erano designate in Occidente all'epoca di D. le popolazioni di lingua mongola, originarie dell'Asia [...] 'anima, sia per la loro abilità nel tessere drappi con arte raffinata.
In Cv II VIII 9 vengono citati, insieme con Giudei, Saracini... e qualunque altri vivono secondo alcuna ragione, fra coloro i quali concordano nel ritenere che in noi sia parte ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] che annunciava il valore salvifico della morte e resurrezione di Gesù Cristo. Secondo l'Apostolo, ormai in Cristo Gesù "non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più maschio né femmina" (Gal. 3, 28). La sua scandalosa morte ...
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POLANZANI, Felice
Chiara Lo Giudice
POLANZANI, Felice. – Nacque nel borgo di Noale (Venezia) da Orsola e da Francesco Polanzani; venne battezzato il 15 agosto 1712 nella parrocchia dei Ss. Felice e [...] per i maggiori editori operanti in laguna.
Sue, tra le molte incisioni del periodo, sei carte per La storia de’ giudei di Humphrey Prideaux, edita nel 1738 da Giambattista Pasquali, la Carta del Circolo di Sassonia superiore del 1740 per il nono ...
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Città della Palestina, costruita su modello ellenico da Erode il Grande; il quale, al posto o nelle immediate vicinanze di un fortilizio o di una borgata detta Torre di Stratone, la eresse tra il 25 e [...] scelta a sede del procuratore imperiale. Da Cesarea, nel 66 d.C., partì la scintilla che doveva portare alla rivolta dei Giudei contro il dominio romano e quindi all'espugnazione e alla distruzione di Gerusalemme. In quell'anno, infatti, si ebbe una ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] ’acropoli di Sion Salomone fece edificare un grandioso tempio, distrutto nel 587 dai Babilonesi che saccheggiarono la città. Rientrati i Giudei in patria dopo l’editto di Ciro (538), costruirono il secondo tempio e Neemia rielevò le mura.
Nel 331 a ...
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Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] ἀπόδειξις) che costituiscono in realtà un'opera unica. E. vi ribatte le accuse rivolte al cristianesimo da pagani e da giudei: i primi rimproverano ai cristiani di aver abbandonato i culti nazionali per la religione degli Ebrei; i secondi, di voler ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] la giudaica; la greca è la più prossima all'originale, al punto di divergenza, che si vuol porre di là dalla rottura fra Giudei e Samaritani (circa il 535 a. C.; cfr. Esdra, IV,1-4).
Intorno al Pentateuco due questioni fra loro ben distinte, ma pure ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...
giudeo-spagnolo
giudèo-spagnòlo agg. e s. m. – Lingua giudeo-spagnola o, come s. m., il giudeo-spagnolo, lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, la cui formazione risale all’espulsione degli Ebrei dalla Spagna in seguito alla politica...