Messa alla prova: gli sviluppi giurisprudenziali
Valeria Bove
La sospensione del procedimento con messa alla prova, nel registrare una sempre maggiore applicazione, continua ad impegnare le Corti superiori. [...] di messa alla prova, di prendere visione degli atti del fascicolo del pubblico ministero. Richiamando i principi espressi nel 2004, il giudice del dibattimento che visioni gli atti di indagine in virtù dell’art. 135 disp. att. c.p.p. – ma il discorso ...
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Diritto
Nel diritto romano, l’emancipatio consiste nella rinuncia del paterfamilias alla potestas che esercita sopra un filiusfamilias, il quale diviene così sui iuris e paterfamilias a sua volta. Nel [...] dalla famiglia. Quest’uso riaffiora nell’età comunale: accanto all’e. legale, che si compiva per dichiarazione del padre davanti al giudice o notaio, a volte accompagnata da forme di e. tacita, fu frequente l’e. detta appunto iuris germanici o per ...
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La nullità costituisce il tipico regime di invalidità degli atti del processo civile. L’atto processuale, però, pur se affetto da un vizio di nullità, produce comunque i suoi effetti sino a quando il giudice [...] (nullità assolute). Stando alla lettera della legge, danno luogo a nullità rilevabili d’ufficio i vizi relativi alla costituzione del giudice o all’intervento del pubblico ministero (art. 158 c.p.c.). Se la nullità colpisce solo una parte dell’atto ...
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Circostanza che attenua la gravità di una colpa. Nel diritto, l'a. comporta una diminuzione di pena: le a. generiche, che sono individuate discrezionalmente dal giudice, vengono distinte dalle a. specifiche, [...] che sono espressamente previste dalla legge con riferimento a tutti i reati (a. comuni) o solo ad alcuni di essi (a. speciali) ...
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Ottavia Murro
Abstract
L’istituto della non procedibilità per fatto tenue, introdotto dal d.lgs. 16.3.2015, n. 28 ha visto, in questi primi anni di applicazione, plurimi interventi giurisprudenziali, [...] stesse (ex multis, Cass. pen., sez. IV, 22.12.2015, n. 8384, CED Cass., n. 266227).
Se l’opposizione è ammissibile, il giudice procede all’instaurazione dell’udienza camerale ai sensi dell’art. 409, co. 2, c.p.p. Dopo avere sentito le parti, può ...
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Diritto
Situazione caratterizzata da posizioni contrastanti e incompatibili, con riferimento a organi amministrativi o autorità giudiziarie. Si verifica quando vi è discordanza sull’individuazione dell’autorità [...] , sostituendo il secondo comma dell’art. 37, ha disciplinato i rapporti della giurisdizione italiana con i cittadini stranieri e con i giudici stranieri, nell’ambito dell’Unione Europea e al di fuori di essa. In questo contesto, l’art. 362 c.p.c ...
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Giovanni Pesce
Abstract
La presente voce si propone di verificare l’evoluzione nel sistema processuale amministrativo dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, chiamata oggi a risolvere controversie [...] legittime (C. cost., 2.4.1970, n. 50; 22.6.1971, n. 142 sui vincoli di coerenza che incontra il giudice), dalle quali ricaviamo l’esistenza di una norma generale di diritto processuale, quella del precedente dell’Adunanza plenaria, che vincola il ...
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In diritto, atto con il quale lo Stato o altra autorità esplica il proprio potere intervenendo in una data materia.
I provvedimenti giudiziari, in particolare, sono gli atti del giudice, distinti da quelli [...] essere emesso quello più idoneo al raggiungimento del suo scopo (art. 131 c.p.c.). Nell’ipotesi in cui il giudice si pronunci con provvedimento diverso da quello cui sarebbe tenuto ex lege, la giurisprudenza e la maggioranza della dottrina ritengono ...
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L’atto del rendere pubblicamente noto. In diritto, pubblicazione della sentenza, atto coincidente, ai sensi dell’art. 133 c.p.c., con il deposito nella cancelleria del giudice che l’ha pronunciata.
La [...] pubblicazione è rilevante in primo luogo perché prima di essa il giudice può modificare la propria decisione e deve in ogni caso tenere conto dell’eventuale ius superveniens; in secondo luogo perché dalla pubblicazione comincia a decorre il termine ...
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BONELLO, Bartolomeo
Ingeborg Walter
Appartenente alla nota famiglia barlettana Bonello e forse fratello del famoso giurista e professore di diritto civile all'università di Napoli Andrea Bonello, il [...] angioina venisse per un certo tempo sospeso dalle sue funzioni, finché, il 19 marzo 1267, Carlo I d'Angiò lo nominò assessore e giudice del giustiziere di Terra di Lavoro e della contea di Molise e poco tempo dopo, a quel che pare nell'anno 1269, lo ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....