Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] di g. immediato, ai sensi dell’art. 419, co. 5, c.p.p., e rinunciare all’udienza preliminare: in tal caso il giudice dell’udienza preliminare non effettua alcun tipo di controllo ed emette il decreto di g. immediato.
Filosofia
Aristotele chiamò g. l ...
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Ausiliare del giudice che ha la funzione di provvedere alla «conservazione e all’amministrazione dei beni pignorati o sequestrati» (art. 65 c.p.c.). Di norma è una persona fisica, ma può anche essere un [...] 521, 559, 560, 676 c.p.c.). L’incarico al custode viene assegnato dall’ufficiale giudiziario (art. 520 c.p.c.) o dal giudice (artt. 559, 676 c.p.c.); il compenso per l’attività svolta è liquidato con decreto giudiziale. Il custode è responsabile sia ...
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Provvedimento con cui il giudice, in funzione di istruttore o di organo decidente, regola lo svolgimento del processo e risolve le questioni eventualmente sorte tra le parti che riguardano l’iter procedimentale. [...] deve essere comunicata, a meno che non ne sia prevista la notifica (art. 134). L’ordinanza è modificabile e revocabile dal giudice che l’ha resa, ma non se è stata pronunciata sull’accordo delle parti, se è ex lege non impugnabile o reclamabile ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] atto di incarico, esegue operazioni necessarie al processo quando queste esorbitino dalla competenza tecnica dell’ufficio giudiziario. L’a. può dunque essere un organo occasionale e temporaneo dell’ufficio ...
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Andrea Giussani
Abstract
Si espone la disciplina della competenza del giudice civile, esaminando in particolare: la portata del concetto; il sistema del riparto; la rilevanza della domanda giudiziale; [...] es., Cass., S.U., 13.2.2007, n. 3046).
Nei casi, poi, in cui le sopravvenienze di fatto o di diritto attribuiscano al giudice adito la competenza o la giurisdizione di cui questi fosse inizialmente privo, non si applica la lettera dell’art. 5 c.p.c ...
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Domenico Dalfino
Abstract
Nell’attuale ordinamento il regolamento di competenza risponde alla esigenza di addivenire in tempi rapidi a una pronuncia in tema di competenza definitiva e vincolante. Il [...] ordinanza (v. l’art. 279, co. 1, c.p.c.; v., però, l’art. 420, co. 4, c.p.c.), salvo che il giudice, unitamente alla competenza, decida il merito della causa, poiché, in tal caso, è chiamato ad emettere un unico provvedimento avente la forma della ...
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Regolamento di competenza d'ufficio e sua ammissibilità
Paolo Vittoria
La sentenza Cass., S.U., 18.1.2018, n. 1202 – pronunciata in tema di conflitto di competenza ex art. 45 c.p.c., dichiarato nel [...] la decisione della Cassazione il processo non sia riassunto nel termine (art. 307, co. 3, c.p.c.). E però la designazione del giudice competente, venuta dalla Corte, resiste all’estinzione del processo (art. 310, co. 2, c.p.c.). L’art. 42 c.p.c. non ...
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Provvedimento giurisdizionale con il quale il giudice civile, nel processo di cognizione, decide la causa, assolvendo il suo dovere di pronunciarsi sulle domande proposte e le eccezioni sollevate dalle [...] questo caso la sentenza contiene l’accertamento del rapporto giuridico fatto valere dalle parti, chiudendo il giudizio davanti al giudice che l’ha pronunciata, e per tale ragione è detta sentenza definitiva di merito. Tuttavia, il giudizio può anche ...
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Arbitrato e translatio iudicii
Raffaele Frasca
Con sentenza 19.7.2013, n. 223 la Corte costituzionale ha, com’è noto, dichiarato illegittimo l’art. 819, co. 2, c.p.c. «nella parte in cui esclude l’applicabilità, [...] 4 e del n. 10 dell’art. 829 c.p.c., ad impugnazione davanti alla Corte d’appello e, dunque, ad un controllo davanti al giudice ordinario; bb) e che anzi, il regime di impugnazione del lodo nelle ipotesi di nullità indicate nell’art. 829, co. 2, c.p.c ...
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Atto processuale di parte rivolto al giudice con funzione di impulso processuale.
In genere il ricorso rappresenta la forma delle istanze che la parte indirizza al giudice al di fuori dell’udienza. Ciò [...] o per l’anticipazione dell’udienza. Questa funzione risulta potenziata nel processo esecutivo in cui sovente l’intervento del giudice deve essere provocato dalla parte interessata. Per questa ragione il ricorso assume la forma tipica (art. 486 c.p ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....