BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] nella filosofia seguente.
Con quest'opera il B. appare ormai fuori del criticismo kantiano, di cui non afferra né i giudizisinteticiapriori né la sintesi dell'"io penso" (cfr. D. Jaia, pp. 181-241), e tanto meno il significato che nella storia ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] , e ciò per aver connesso la possibilità della scienza alla forma del giudiziosinteticoapriori (mentre il C. afferma che la matematica è sì sintetica, ma non apriori). Infatti, l'intuizione essendo sempre secondo Kant intuizione del sensibile, il ...
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evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] è indubitabile il principio di non contraddizione come fondamento dei giudizi analitici e conditio sine qua non dei giudizisinteticiapriori, resi possibili da quell’unità sintetica che è soggettiva e condizione di possibilità dell’oggettività dell ...
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realismo
realismo nell’ambito della matematica, concezione secondo la quale gli oggetti della matematica hanno una realtà propria, indipendente dal soggetto che li studia. Già per gli antichi greci i [...] i numeri e gli insiemi, hanno sì un carattere reale che deriva anche dall’esperienza sensibile, ma basano la loro validità su giudizisinteticiapriori, dotati delle caratteristiche di universalità e necessità, che risiedono nell’intelletto umano ...
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GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] sensibile è recato in forme soggettive, ideali. Negò quindi i giudizîsinteticiapriori conoscitivi; ritenne l'esperienza primitiva tutta costituita di giudizîsinteticia posteriori, oggettivi; e affermò che riflettendo sul dato dell'esperienza ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] va sostituita la tripartizione fra vero, falso e privo di senso. In effetto, data la negazione dei giudizîsinteticiapriori (connessa con il riconoscimento del carattere tautologico della matematica e della logica), ne consegue che le proposizioni ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] analitici. Altro che dialettica (hegeliana o marxista!) – altro che giudizisinteticiapriori […]: questa è filosofia wolfiana bella e buona (A. Labriola, Carteggio, 5° vol., 1899-1904, a cura di S. Miccolis, 2006, pp. 340-42).
Labriola era rimasto ...
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opinione
Concetto di rilevanza filosofica soprattutto nel pensiero antico, nel quale corrisponde al termine δόξα, che designa in generale tutto ciò che δοκεῖ («sembra, appare»). Originariamente si riferisce [...] post., 1677, II, 40, scol. II); Kant ne richiama il carattere di soggettività, rinvendicando invece ai giudizisinteticiapriori della ragion pura autenticità, necessità e universalità. Hegel, nelle Lezioni sulla storia della filosofia (post., 1833 ...
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riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare [...] d., tale facoltà opera sussumendo il molteplice in base a un concetto già dato, ciò che avviene esemplarmente nei giudizisinteticiapriori, operanti secondo le categorie dell’intelletto; nel caso del giudizio r., invece, ciò che è dato è il ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] , la l. trascendentale si occupa di fondare una particolare classe di giudizi, quelli sinteticiapriori (che Kant aveva distinto sia dai giudizi analitici sia da quelli sintetici). Essa diviene quindi una scienza che tratta dell’origine, dell ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...