Clément, René
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913 e morto nel Principato di Monaco il 17 marzo del 1996. Al centro del suo cinema vi è la nozione di conflitto, [...] infantili, unita alla descrizione crudele di una familiarità con la morte e al severo giudizio morale sull'orrore della guerra. Il taglio analitico nella messinscena del rapporto ambiente-personaggio venne da C. confermato nello scrupolo con cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto a cavallo fra XIX e XX secolo, Rodin domina la scultura del suo tempo. Straordinariamente [...] un’epoca mitica dell’umanità. Tuttavia il modellato vibrante e analitico dell’opera di Rodin, che è all’origine dell’accusa che percorre tutta l’attività dell’artista. Sorta di Giudizio finale scultoreo, la Porta dell’Inferno desume dall’affresco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale degli anni Sessanta, fortemente segnato dall’emergere di [...] oggetto ma un significato attribuito dall’artista attraverso un giudizio di valore, capace di elevare elementi d’uso quotidiano un intervento sul mondo e sulla realtà; e il concettuale “analitico” rivolto a una serie di rimandi interni al linguaggio. ...
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Panizzi, Antonio
Mario Scotti
Il P. (Brescello, Reggio Emilia, 1797 - Londra 1879), esule dopo i moti del 1821 per cui fu condannato a morte in contumacia, testimoniò la sua passione politica anche [...] la serie de' biografi e chiosatori del poeta, con un giudizio sulle loro fatiche, ed un elenco di codici ed edizioni Review ", gennaio 1827, 153-169; La D.C. di D., con comento analitico di Gabriele Rossetti, in sei volumi. (Vols. I. II. - L'Inferno ...
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a priori/a posteriori
Coppia di termini con cui è stato designato un rapporto di precedenza logica tra gli elementi della conoscenza.
Significato gnoseologico e metafisico
Nel pensiero antico e medievale [...] (1781) la questione della possibilità di conoscenze a priori, articolandola secondo la distinzione tra giudizianalitici e sintetici (➔ analitico/sintetico, giudizio). Nella trattazione kantiana le forme a priori (spazio, tempo e categorie) non sono ...
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Economia
A. (o appuramento) di un conto
Nella terminologia contabile e di borsa, è l’operazione per determinare il saldo del conto, dopo aver eseguito, se necessario, le opportune rettifiche dei valori [...] sia cioè già in atto nel momento in cui si agisce in giudizio e si manifesti in fatti o atti concreti, che provengano da terzi . A tale proposito si distingue l’ a. di tipo analitico, che tende a ricostruire il presupposto sulla base dei dati ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] obiettivamente distinti; allo stesso modo non si può definire in modo analitico la nozione d'arte o la nozione di opera wagneriana, ma riferimento ai valori non può essere confuso con il ''giudizio di valore'', che non ha posto nella scienza, mentre ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] generale: essa tende così a diversificare il proprio armamentario analitico (teoria dei media, psicoanalisi, sociologia, linguistica) metodo che rimette in gioco la coscienza del giudizio di valore.
La duplice polarizzazione dei motivi statunitensi ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] e progetto storico - pongono problemi di ordine analitico e metodologico (Osborne 1992).
Le teorie classiche della sfere della scienza oggettiva, dei concetti morali e del giudizio estetico.
Habermas e la modernità come progetto
Una difesa ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] re. All'annullamento dei Provvedimenti di Oxford in forza di questo giudizio detto il Patto di Amiens, seguì lo scoppio della guerra nuovo punto di partenza nella lirica. In esse un pensiero analitico, ricco di nessi logici, riesce a un atto creativo ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...