Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] di possedere criteri digiudizio sicuri in base ai quali valutare la legittimità morale degli atti che l’autorità politica viene compiendo. E la prima fase rivoluzionaria e illegalista, fosse in gradodi realizzare e avesse in larghissima misura ...
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Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
Diritto
Cenni sulla d. antica
La d. in Grecia. [...] investito del compito di formulare le proposte da sottoporre al giudizio dell’assemblea; anni 1960 e i primi anni 1970, ha di d. ‘diffusa’ (d. di massa). R. Dahl pone alla base di questo processo due tendenze: la liberalizzazione, ovvero il grado ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] , inventando e utilizzando le prime tecniche di trasformazione della natura, come la di definire i fondamenti di una nuova società in gradodi ristabilire "nel diritto l'uguaglianza naturale fra gli uomini"; si trattava di trovare i fondamenti di ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...] rispettare e tutelare.
Dopo la Prima guerra mondiale, ma soprattutto di trattamento medico (somministrazione di farmaci, rianimazione, ecc.), valide anche quando non si è in gradodigiudizio da alcune decine di aziende farmaceutiche con l’accusa di ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] filosofia analitica, dei giudizi morali come prescrizioni gradodi individuare quell'insieme di norme che accetteremmo di porre a base di una sorta di società ideale.
Le concezioni utilitaristiche sono state però ampiamente criticate. In primo ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] di scienza ed esperienza politica ai buffoni; e generalmente non eran quest'ultimi i meno graditi e i meno liberalmente donati o che prima che mancava agl'interpreti dei suoi tempi e far buon giudizio della poesia dantesca; G. B. Vico, che meglio d ...
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(XIV, p. 764; App. II, I, p. 900; IV, I, p. 757)
Dei temi trattati in IV Appendice debbono riprendersi, in ragione dei mutamenti e degli sviluppi da registrare sul piano legislativo e della giurisprudenza [...] (quelli cosiddetti concordatari) il giudizio eventuale di validità, nel sistema del concreti della situazione da regolare, in primo luogo l'affidamento dei figli e i scelta della coppia "maggiormente in gradodi corrispondere alle esigenze del minore" ...
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Musica
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi [...] per la prima volta una dimensione politica a un brano rap in gradodi imporsi nelle classifiche di vendita. Un evento di una certa dei suoi prodotti: di qui anche il legame fra improvvisato e sprovveduto, nonché il giudizio negativo sulle attività ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] filosofica del G. ebbe un'efficacia diprim'ordine. Ancora giovane, molto probabilmente, si unifica col soggetto nell'unità del giudizio.
Dove si rende vieppiù manifesta l' manifestazione esprime un momento o gradodi essa. Giacché il sensibile non ...
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Figlio del marchese Giovanni Saverio Beccaria Bonesana e di donna Maria Visconti da Rho, nacque a Milano il 15 marzo 1738. Fu educato nel collegio dei gesuiti di Parma, e nel 1758 si laureò in giurisprudenza [...] .
Mortagli, nel marzo 1774, la prima moglie, dalla quale aveva avuto due figlie questa si ottiene col maggior gradodi libertà a tutti di fare quel commercio che di contenuto e forma rende affatto formalistico ed estrinseco il criterio digiudizio ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...