Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] passivo, bensì ha la funzione attiva di esprimere un giudizio; e in ciò consiste la sensazione14. Insomma, pur e il III secolo d.C.29 Al vertice dell’ordine universale essi pongono una triade primordiale, costituita da un dio assolutamente ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] è un uomo'; ma a fondamento di tutti i giudizi deve stare sempre l'esperienza immediata di un ‛questo'. Se, oltre l'intuizione (acquaintance) di dati sensibili, abbiamo anche l'intuizione di universali è un problema sul quale, come su molti altri ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] nome, quando Isaac Newton scoprì la gravitazione universale, quando il vostro grande compatriota Christiaan Huygens filosofia di dotare i suoi adepti di una tale 'indipendenza di giudizio'? Questa era l'opinione di Einstein:
I concetti che si sono ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] della romanitas, che si configura in tal modo come universale ed eterna; infine, la spiegazione dei segni e si intrecciano nelle vicende di questo mondo prima di essere separate dal giudizio finale, e il cui rapporto non è affatto quello che sussiste ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] dell'ignoranza, cioè l'autorità costituita, il costume, il giudizio del volgo e la vanità. Volendo dimostrare l'utilità per conoscenza si ottiene attraverso un processo di acquisizione di universali e di astrazione della forma a partire dai composita, ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] presenti nella ragione e che permettono di esprimere un giudizio. Ogni giudizio razionale presuppone infine, a sua volta, un ultime. L'etimologia si configura così come una chiave universale di accesso alla realtà, secondo un modello che aspira ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] alchemici. La più importante scoperta di Newton, la legge di gravitazione universale ‒ con cui si giunse a una spiegazione unitaria della meccanica terrestre della provvidenza divine e il fato come giudizio di Dio.
Inizialmente attratto dalla versione ...
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Futuro
Wendell Bell
Introduzione
L'espressione 'astronave Terra' è divenuta oggi una metafora efficace e familiare, che evoca l'immagine degli abitanti del nostro pianeta proiettati tutti insieme nello [...] per i moti dei corpi astrali, che sono essi stessi uno strumento universale di misurazione del tempo. Tale calendario, che ha un margine di i criteri in base ai quali vengono espressi i giudizi di valore sui diversi futuri possibili. La durata e ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] dell'agire non dipende tanto dalla conformità a principî universali ai quali l'uomo nel suo agire dovrebbe tendere, cura di R. Beiner), Chicago 1982 (tr. it.: Teoria del giudizio politico, Genova 1990).
Arendt, H., Was ist Politik? Fragmente aus dem ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] consiste nell'agire. Abile espositore, egli descrive il dominio universale della legge. Il mondo ci presenta un'immensa e convergere verso un fine comune. Al di fuori del nostro giudizio, non esistono né mostri, né prodigi, bensì soltanto combinazioni ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...