CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] ogni decisione ecclesiastica e di rigettare quelle che, a giudizio suo e dei suoi consiglieri, o siano contrarie al diritto di sovranità temporale o possano turbare l'ordine pubblico. Ha il diritto di convocare i concili, che sono l'organo supremo ...
Leggi Tutto
Patrimonium Sancti Petri
Sandro Carocci
La definizione di Patrimonium sancti (o beati) Petri per i possessi temporali della Chiesa si diffuse nelle fonti pontificie del XII sec. e dei primi decenni [...] dei comuni, o nei loro apparati istituzionali, o nel loro diritto di amministrare la giustizia di prima istanza o, ancora, in sostanziale fallimento" (Waley, 1961, p. XIII). È un giudizio eccessivo, da chiarire e sfumare. Ha soprattutto il limite di ...
Leggi Tutto
Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] i contesti storici specifici non dovessero avere alcun peso nel giudizio storico ‒, il problema dei rapporti tra il papato romano fra l'altro si proibiva lo studio e l'insegnamento del diritto romano ai "clerici" all'Università di Parigi, una misura ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] ai problemi linguistici è Il torto e 'l' diritto del Non si può dato in giudicio sopra molte R. B., II, Studi manzoniani, Milano 1933, pp. 352-55, 391. Per il giudizio di G. Carducci, cfr. G. Chiarini, G. Carducci - Impressioni e ricordi, Bologna 190 ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ III
Franca Allegrezza
Giangaetano (Giovanni Gaetano) Orsini nacque a Roma, tra il 1212 e il 1216, da Matteo Rosso di Giangaetano e Perna Caetani. Figlio secondogenito della coppia, era stato [...] di papa Leone I, è concepita con una lunga prolusione sui diritti vantati dai pontefici su Roma, in virtù della donazione di offerto materia ai contemporanei per costruire un durissimo giudizio sulla cupidigia di Niccolò III. Aveva in particolare ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] screditarlo sia con l'uno sia con l'altro. I giudizi contrastanti espressi nei suoi confronti dai contemporanei attestano che ciascuna e dal legato. Non solo dovevano rinunciare al diritto di predicare, ma persino a partecipare alla processione del ...
Leggi Tutto
ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] l'ascesa alle cariche dello stato era cosa facile e come di diritto. Sono anche di questo periodo, che va dal 1708 ai primi i vari temi offerti dalla tradizione con assoluta indipendenza di giudizio. Non è la creazione o la sintesi sistematica che la ...
Leggi Tutto
Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] e per strappargli la concessione del suo pieno diritto alle investiture. Le reazioni in ambito ecclesiastico col. 1389 C-D). Sarebbe profondamente errato considerare questi giudizi e questi atteggiamenti come elemento secondario e in sostanza a ...
Leggi Tutto
TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] , della dignità professionale e sociale dell'artista o del diritto di venire in fama posseduto dall'artefice capace. Il , 1996). Si conferma perciò come nell'Aquinate giudizio estetico ed etico rimangano naturalmente distinti.Non rimane che ...
Leggi Tutto
Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] le due parrocchie di Citarista e Gargario - ancora a scapito dei diritti di Patroclo di Arles (ep. 4, coll. 661-65; contro i pelagiani, giacché questo avrebbe significato sottoporsi a un giudizio e a una sentenza che si prospettava a lui avversa ( ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....