Nell’antica Grecia, schiavo liberato, manomesso (➔ manomissione). I l. greci, detti ἀπελεύϑεροι, mantenevano obblighi di varia natura nei confronti dell’ex padrone; politicamente non godevano dei pieni [...] il patrono come padre, quindi non poteva citarlo in giudizio senza il permesso del magistrato, non poteva promuovere contro alimenti, inoltre il patrono sui beni del l. ha un diritto di successione, tutelato da azioni volte a reprimere gli abusi ( ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico (Mariano presso Pozoblanco, Cordova, 1490 - ivi 1573); studiò ad Alcalá, e quindi (1515) a Bologna, dove ebbe come maestro P. Pomponazzi. Fu poi per alcuni anni (1523-27) a Carpi e a [...] che gli valsero la fama di "Tito Livio spagnolo" e il lusinghiero giudizio di Erasmo, ma in realtà opere deboli e prive di critica. S. nel Nuovo Mondo e sui diritti dei conquistatori: egli sostenne come derivante dal diritto umano e divino la ...
Leggi Tutto
(lat. leges regiae) In età romana, leggi che, secondo la tradizione, sarebbero state emanate dai sette antichi re, in un arco di tempo compreso fra la metà dell’8° e la fine del 6° sec. a.C. Stando alle [...] da quanto avvenne nella successiva epoca repubblicana; ma a giudizio degli studiosi moderni è del tutto improbabile che una rapporti che, in base alle categorie moderne, apparterrebbero al diritto civile o penale, in quanto per la violazione delle ...
Leggi Tutto
(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e occupò il Monte Sacro, ottenendo dal Senato la citazione in giudizio dell’avversario e l’immunità per gli insorti. La sua figura è in gran parte leggendaria.
Suo figlio Lucio Icilio, tribuno ...
Leggi Tutto
1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l'Aventino. Fidanzato di [...] Claudio e dopo la morte di lei sollevò il popolo, occupò il Monte Sacro e trattò col senato, ottenendo la citazione in giudizio di Appio Claudio e l'immunità per quelli che avevano preso parte all'insurrezione. La sua figura è però in gran parte ...
Leggi Tutto
(o leti) I Germani che dalla fine del 3° sec. erano collocati dall’Impero romano nelle proprie terre (dette laeticae), concesse loro ereditariamente, col divieto di alienarle e l’obbligo di prestare servizi [...] ). I l. avevano personalità civile, ma non potevano contrarre matrimonio senza il consenso del padrone, che li rappresentava in giudizio e aveva diritto a una parte del guidrigildo dovuto per la loro uccisione. Nel 10° sec. la condizione dei l. si ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] della dialettica del potere e della dialettica del diritto in Italia" (Il problema del potere e del mosse sono riusciti a operare in area lombarda. Ripeto con convinzione un giudizio dato diversi anni fa (cfr. O. Capitani, Medioevo passato prossimo, ...
Leggi Tutto
Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] sfugge tuttora a una teorizzazione univoca, imbarazza il giudizio etico e politico, e continuamente sfida le valutazioni sulla rispetto delle loro identità nazionali, e riconosceva il diritto di libera secessione. L'istituzione della Società delle ...
Leggi Tutto
STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] la posizione fideista si accompagna a una rigorosa distinzione tra i diritti dello Stato e quelli della Chiesa e a un'acuta percezione si rivela piuttosto nella scelta dei temi e nel giudizio sugli eventi che in un particolare metodo d'interpretazione ...
Leggi Tutto
SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] controllo democratico. Ciò che importa non è la proprietà di diritto dello stato, ma è l'effettiva disposizione della società sull partiti antagonistici, così ricadendo in quello che, a giudizio di molti capi socialisti e comunisti, sarebbe stato il ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....