Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] Bernardo non si ritiene possa essere applicato un giudizio di Cardini (per altro pertinente per molti autori 1073-1085, Roma-Bari 2005.
15 Cfr. H.J. Berman, Diritto e rivoluzione. Le origini della tradizione giuridica occidentale, Bologna 1998.
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] gli argomenti consueti, criticando lo schema perché trascurava i diritti propri del cristianesimo in quanto religione vera39. Riguardo allo schema sulla Chiesa nel mondo, criticarono il giudizio troppo positivo nei confronti del mondo moderno e il ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] penale, ma come luogo di sospensione di ogni forma di diritto. Scopo dei campi, pertanto, non è né di prevenire né ideologico si sarebbe passati alla prevenzione di ogni giudizio indipendente dalla verità ufficiale. Totalitario rimane tuttavia anche ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] che egli non voleva sottrarre il vescovo di Siena al giudizio della Sede Apostolica. Il re longobardo non solo lasciò che , nella sua veste di vicario di S. Pietro, i diritti di dominio e di gestione amministrativa di un proprietario nell'àmbito ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] temere: come è evidente nell'unico caso in cui si esprima un giudizio diretto su Federico, quando si loda Tommaso d'Acerra, il balivo rude, indomita e senza legge, soprattutto per tutto ciò che concerne il diritto: 1916, pp. 54-55, 65, 73 e 60) che l ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] cui l’ambasciatore italiano, questa fu l’occasione per un giudizio su alcuni degli artefici della prova di forza. Al del Concordato lateranense, in Atti del convegno nazionale di diritto ecclesiastico (Siena 1972), Milano 1973, pp. 1027 segg ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] Roma e ai vescovi metropolitani secondo precise regole, largamente mutuate dal diritto romano. Era la sanzione di un’autonomia della Chiesa, che tuttavia non risolveva il problema dei giudizi di eresia e lasciava ampi margini di ambiguità37. Dal 380 ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] all'esterno, pace all'interno" (Lineamenti di filosofia del diritto, Bari 1965, p. 392). Secondo il feldmaresciallo prussiano H dei ‛comunisti'. Non si tratta qui di discutere se tale giudizio fosse giusto: la cosa evidente è che Truman seguì il ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] incarichi a venire, né di avere il consenso dei mazziniani, io vado diritto per la mia strada, senza altra preoccupazione che il bene pubblico e il anche sotto il nuovo regime e anche contro il giudizio del re, che lo aveva in antipatia, influenzato ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] e rimane la testimonianza di Enea Silvio Piccolomini del violento giudizio del Parentucelli su Basilea "sinagoga di Satana"; di nuovo pontefice per l'inosservanza delle disposizioni del diritto canonico. Allo stesso fine vennero immediatamente ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....