Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] e tutta la sua genìa. Costantino, ma non Costantinopoli, cui l’Apostata era al contrario molto legato.
Nel messaggio inviato nel 357 a Milano per il consolato di Costanzo Augusto e Giuliano Cesare, Temistio aveva insistito su questo legame, che era ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] cristiani dall’insegnamento e riorganizzò il corpo sacerdotale pagano. Questa scelta fu stigmatizzata con l’appellativo di ‘apostata’ (rinnegato), ma Giuliano non perseguitò i cristiani, limitandosi a restaurare la parità del culto pagano con quello ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] lasciate come specimen antiquario dell’attività abrogatoria dell’imperatore apostata. Entrambi gli interventi di Giuliano aboliscono le costituzioni di Costantino al fine di ripristinare l’antiquum ius, quel vetus ius che Costantino, «condenda urbe ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] Giuliano aveva portato a Costantino su quel versante. I riferimenti sono tali, tuttavia, da far pensare che, se il principe apostata I 10,8: A. Chastagnol, Le Sènat, cit., pp. 217-218; L. Cracco Ruggini, Il Senato fra due crisi, cit., p. 264 e nota ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] (353) sui sacrifici notturni; XVI 10,6 (356); XVI 10,4 (356?); sulla magia e l’aruspicina cfr. XI 36,7 (344); IX 42,2 (356); IX 16,5 (356); IX IX 42,4 (358).
8 Su Giuliano si vedano almeno G.W. Bowersock, Julian the Apostate, Cambridge (MA) 1978; P. ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] .
Vi sono però altri aspetti dell’opera di Giuliano, nei quali l’intreccio tra platonismo e politica appare più pronunciato. und Synesios von Kyrene, Stuttgart 2008; Kaiser Julian ‘Apostata’ und die philosophische Reaktion gegen das Christentum, hrsg. ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...