Storico dell'antichità (Livorno 1874 - ivi 1951), prof. di storia greca e romana nell'univ. di Bologna (1923-49); membro dell'Istituto nazionale di studi etruschi ed italici dalla sua fondazione (1925), [...] dei Lincei (1947). Tra le opere, oltre a varie ricerche di topografia storica dell'Etruria e dell'Emilia antiche: L'impero Romano (4 voll., 1933-37), da Augusto a Giulianol'Apostata; Il rinnovamento dell'impero Romano (2 voll., 1938-43), da ...
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Ariano, originario di Cappadocia (m. Dacora 395 circa). Discepolo e segretario di Aezio, eletto vescovo di Cizico (360), fu costretto a dimettersi; più tardi col maestro fondò la setta degli anomei (detti [...] e si adoperò con Aezio per istituire una gerarchia opposta a quella esistente. Dopo alcuni successi iniziali, la morte di Giulianol'Apostata (363) arrestò lo sviluppo degli anomei; Teodosio negò poi loro il diritto di associazione, ed E. morì esule ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] un esercito il cui peso finanziario, accettabile al tempo di Augusto, era divenuto insopportabile all'epoca di Costantino e di Giulianol'Apostata.
La divisione in due dell'Impero dopo la morte di Teodosio (395 d.C.) salvò la parte orientale con ...
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Strasburgo
Città della Francia orient., in Alsazia. L’antica Argentorate (o Argentoratum) fu forse, in origine, città dei vangioni. Fu sede di castrum munitissimo fin dall’età augustea. Nel 357 Giuliano [...] l’Apostata batté presso S. gli alamanni. Dopo aver sofferto per le invasioni barbariche, la città, annessa al regno dei franchi, fu ricostituita col nome di Straszeburc (lat. Stratiburgum). Il cristianesimo vi fu introdotto in epoca franca; la prima ...
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Costanzo II (Flavius Iulius Constantius)
Costanzo II
(Flavius Iulius Constantius) Imperatore romano (Sirmio? 317-Tarso, od. Turchia, 361). Alla morte del padre Costantino I (337) fu nominato Augusto [...] padrone dell’impero (353), le cui frontiere difese contro persiani, germani e sarmati. Nel 355 nominò Cesare il cugino Giulianol’Apostata, che (360) gli si ribellò; morì mentre marciava contro di lui. In campo religioso C. combatté il paganesimo e ...
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Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono [...] contro il generale romano Postumo (258-59), dirigendosi poi verso la Spagna. Giulianol’Apostata riuscì a domare le varie tribù franche (357-360), ormai distinte in due gruppi: quelle insediate sulle rive del Reno (Franchi Ripuari) e quelle della ...
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Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] ); Diocleziano (editti del febbraio, aprile, novembre 303 e della primavera del 304). Misure ostili, in Oriente, furono prese successivamente anche da Galerio, Massimino Daia, Licinio. Carattere diverso ebbe il tentativo di Giulianol’Apostata. ...
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Usurpatore dell'Impero romano (n. Corico, Cilicia, 325 d. C. - m. 366). Grazie alla sua parentela con Basilina, madre dell'imperatore Giulianol'Apostata, salì ai gradi più elevati. Ebbe un alto comando [...] nella guerra persiana, che non fu condotta a buon esito, per cui venne allontanato dall'imperatore Gioviano. Nel 365 si fece proclamare imperatore a Costantinopoli, contro Valentiniano I e Valente, e s'impossessò ...
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Funzionario romano (4º sec. d. C.) di origine araba; fu comes Orientis (358), e partecipò con Giulianol'Apostata alle operazioni contro i Parti, convertendosi al paganesimo per tornare, poco dopo la morte [...] di Giuliano (363), al cristianesimo. Fu in seguito assai influente a Costantinopoli (dove fu praefectus urbi nel 363 e 369, console nel 372 e praefectus praetorio per Orientem dal 369, per diversi anni) fino verso il 377. Fu amico di Libanio che gli ...
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Figlio (Massa Marittima 325 - Pola 354) di Giulio Costanzo, scampò col fratello Giuliano (l'Apostata) alle stragi di Costantinopoli del 337; nel 351 fu nominato Cesare dal cugino Costanzo II, con l'incarico [...] di vigilare sulla prefettura d'Oriente. Dapprima governò saggiamente e respinse incursioni di barbari, poi provocò, per la sua crudeltà, lo sdegno di Costanzo II che, dopo averlo sottoposto a giudizio, ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...