Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] et qui joint à un esprit de réflexion et de justesse les moeurs et les qualités attività è lo stesso Collegio medico-chirurgico ad assumere a proprie 395, 436, 553-554, 587, 589.
96. Giulia Ericani, La storia e l'utopia nel giardino del senatore ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] del decano del Sant’Uffizio, Giulio Antonio Santori. L’astrologia, ). Nacque così una polizia medica che sostituì ai riti di p. 141.
49 C. Pilati, Di una riforma d’Italia ossia de’ mezzi di riformare i più cattivi costumi e le più perniciose leggi d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] 1972, p. 190). Alla pericolosità guardavano studi penitenziari e medici sull’«uomo colpevole», con le proposte di una reclusione, , Garofalo, Ferri e Giulio Fioretti, dedicata ai «politici» Ruggero Bonghi, Francesco De Renzis, Zanardelli. Privata dei ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] , la conquista di Bologna da parte di Giulio II, la sopravvenuta morte in Navarra di da quel castellano, Gian Giacomo Medici, che ne pretese il riscatto, apr. 1540 venne nominato procuratore di S. Marco de citra.
Il G. morì il 13 marzo 1543 ...
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CARAFA, Alfonso
Adriano Prosperi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1540, figlio di Antonio, successivamente marchese di Montebello, e di Brianna Beltrame.
All'età di nove anni venne mandato dal padre alla [...] Alberti a C. Carafa, Roma, 5 nov. 1557, in De Maio, p. 34). L'impegno di assoluta fedeltà che legava rassegnò ad accettare quella del cardinale Medici solo per l'insistenza dello tentato di farsi raggiungere da Giulio Poggiani e dopo un periodo ...
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GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] fiorini. Nel 1545 sposò in seconde nozze Francesca di Carlo di Giuliano Panciatichi. Dopo la morte del padre, nel 1538, il un'edizione dell'opera medica di Areteo in versione latina, e lo replicarono l'anno successivo per il De balneis, raccolta di ...
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CANGIAMILA, Francesco Emanuele
Mario Condorelli
Nacque a Palermo il 1ºgenn. 1702 da Paolo, magistrato, e da Anna Tramonte. Addottoratosi in diritto civile e canonico nel 1717 a Catania, esercitò per [...] madre di Palma quale discendente di Giulio Tomasi che l'aveva fondata nel Palermo nel 1802, opera di carattere medico e ascetico tendente a dimostrare l' buona educazione delle fanciulle e dell'istituto de' collegi della Sacra Famiglia, Palermo 1732 ...
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CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] cuore al duca: la lite di precedenza coi Medici e il riconoscimento del suo diritto ai titoli convenzione da loro fatta con papa Giulio II che interessava anche i mercanti faleci si legge in fronte al De laudibus... Herculis Estensis II di G ...
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BENEMBENE (Beneimbene, Benimbene), Camillo
Ingeborg Walter
Nato in data imprecisata, nella prima metà del sec. XV, da famiglia romana residente nel rione di S. Eustachio, il B. esercitò la professione [...] i Della Rovere, i Cybo, i Medici, gli Anguillara e così via. È 'inizio della Historia delle vite de' sommi pontefici Innocentio ottavo, Bonifatio Studi di Roma…,I, Roma 1803, p. 209; V. Zabughin, Giulio Pomponio Leto, I, Roma 1909, pp. 2, 135, 199; E ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...