Imperatore romano d'Occidente (m. 480 d. C.). Aveva ereditato dallo zio, comes Marcellino, un comando militare in Dalmazia; sposò Verina, nipote dell'imperatore d'Oriente Leone I, il quale lo inviò in Italia contro l'imperatore Glicerio, da lui non riconosciuto. Proclamato imperatore (474), tentò di opporsi ai barbari; ma per l'insuccesso del patrizio Ecdicio fu costretto a riconoscere ai Visigoti ...
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Patrizio romano (5º sec. d. C.), ebbe da GiulioNepote il comando delle milizie della Gallia; a Ravenna si dichiarò contro Nepote e creò imperatore il figlio Romolo Augustolo (475); ma, avendo rifiutato [...] il terzo delle terre d'Italia alle milizie barbariche, formanti la maggioranza dell'esercito romano, fu ucciso a Piacenza (476) ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] tutti nominali, giacché il potere era esercitato di fatto dai generali barbarici. Il generale Oreste deponeva nel 475 GiulioNepote, candidato sostenuto dall’Impero d’Oriente, sostituendogli il proprio figlio Romolo, detto Augustolo. Nel 476 un altro ...
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Re barbarico (n. circa 434 - m. Ravenna 493). Generale dell'esercito romano (472), O. fu a capo della ribellione che depose Romolo Augustolo (476). In seguito fu proclamato rex gentium, re cioè delle popolazioni [...] l'imperatore d'Oriente Zenone un riconoscimento formale al proprio potere (477). Zenone, pur invitandolo a sottoporsi a GiulioNepote in quanto legittimo imperatore, deposto da Oreste nel 475 e rifugiatosi in Dalmazia, accoglieva di fatto il governo ...
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Figlio (m. 484) di Teodorico I, fu riconosciuto re alla morte del fratello Teodorico II, da lui ucciso (466). Sotto il suo governo il regno dei Visigoti, rompendo i vincoli che come federato lo legavano [...] (467-477) E. conquistò la Gallia meridionale e gran parte della penisola iberica; gli fu riconosciuto il regno da GiulioNepote. Si servì della collaborazione di giuristi romani per la codificazione delle leggi visigotiche (Edicta, 475 circa), di cui ...
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Ultimo imperatore romano d'Occidente (475-476 d. C.). Figlio del patrizio Oreste, dal padre, ribelle all'imperatore GiulioNepote, fu fatto acclamare Augusto a sedici anni; fu detto Augustolo per la sua [...] giovane età. Il potere imperiale fu nelle mani di Oreste; quando questi fu abbattuto da Odoacre, R. A. fu deposto e relegato presso Napoli ...
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Generale galloromano (5º sec. d. C.); figlio dell'imperatore Avito, nato in Alvernia, difese il proprio paese dai Visigoti (470). Fu creato patrizio da GiulioNepote, ma poi, non sostenuto da Roma, dovette [...] cedere la difesa della Gallia a Oreste ...
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Imperatore d'Occidente dal 473 al 474 d. C. Osteggiato dall'imperatore d'Oriente Leone che gli mandò contro GiulioNepote, fu fatto prigioniero a Porto. Fu quindi vescovo di Salona. ...
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ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] di Iside, Serapide e Mitra.
Si mantenne fiorente anche dopo il tramonto dell'Impero d'Occidente (476), dell'impero dalmatico di GiulioNepote (480) e sotto i regni italici di Odoacre e di Teodorico. Verso il 540 fu tolta ai Goti e restituita all ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] regno dei V. dal punto di vista giuridico in quanto le conquiste visigote furono formalmente riconosciute dall’imperatore GiulioNepote (475), il regno tolosano raggiunse la massima estensione territoriale, con la conquista di tutta la regione tra il ...
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