Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] (1817-1826), conclusione della sua lunga attività di letterato. In questa impresa furono coinvolti altri studiosi: GiulioPerticari, Giuseppe Grassi, Amedeo Peyron. La polemica contro Cesari (definito privatamente da Monti come il «grammuffastronzolo ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] , alcuni propriamente storico-linguistici (i saggi di GiulioPerticari), altri di vera e propria teoria lessicografica, Firenze, ma il nuovo vocabolario voluto da Mussolini, diretto da Giulio Bertoni, prodotto dall’Accademia d’Italia, non ebbe esito ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] anche alle origini dell’italiano.
Se ne fece interprete Raffaello Perticari in due saggi del 1817 e del 1820. Per quanto il scuola torinese, Matteo Bartoli, Benvenuto Terracini, e Giulio Bertoni.
Bartoli elaborò un’originale linguistica spaziale, ...
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