Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] tra Agenzia delle Entrate ed esperti di comunicazione dell’Università Roma Tre. Meno significativo fu l’impatto di politiche che glossario, Perugia, Morlacchi.
Lepschy, Anna Laura & Lepschy, Giulio C. (1999), Anglismi e italianismi, in Iid., L’ ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] Studi sulla scrittura popolare, Tübingen, Niemeyer.
Lepschy, Giulio C. (2002), Mother tongues and other reflections , Alberto A. (a cura di) (1993), Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] all’infinito):
(1) a. ho comprato i chiodi perché Giulio appenda i quadri
b. ho comprato i chiodi per appendere i del IX congresso internazionale di studi della Società di Linguistica Italiana (Roma, 31 maggio - 2 giugno 1975), a cura di F. Albano ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] alcun luogo l’italiano come lingua ufficiale del paese.
Bertoni, Giulio & Ugolini, Francesco A. (1939), Prontuario di Simboli e miti dell’Italia unita, a cura di M. Isnenghi, Roma - Bari, Laterza, pp. 215-242.
Raffaelli, Sergio (1997a), La ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] 1725, a cura di T. Gregory & A. Duro, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 2 voll.
Vico, Giambattista (1989), Institutiones (2004), Vico tra antichi e moderni, Bologna, il Mulino.
Bertoni, Giulio (1932), La lingua del Vico, in Id., Lingua e pensiero. ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] . Ma il 10 dicembre 1513 Machiavelli comunica all’ambasciatore fiorentino a Roma Francesco Vettori di aver «composto uno opuscolo De Principatibus» (Machiavelli 1971: 1160), indirizzato a Giuliano de’ Medici, fratello di papa Leone X. Il trattato ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] Iliade, a cura di V. Monti, introduzione e commento di A. Bruni, Roma 2004, libro XVI, vv. 417-419, p. 639; cit. in Trabalza 19-48.
Herczeg, Giulio (1967), Lo stile nominale in italiano, Firenze, Le Monnier.
Herczeg, Giulio (1972), Infinito ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] idee e all’opera di altri veneti: il veronese Giulio Cesare Becelli (1686-1750), il roveretano Clementino Vannetti ( per Luca Serianni, a cura di V. Della Valle & P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp. 51-72.
Boine, Giovanni (1912), Purismo, «La ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] negli esempi citati ora, l’estate prossima):
(2) Domani vado a Roma, Sabino, e non so a che ora rientro. Dopodomani è sabato :
(18)
a. quel giorno Carlo andava in tribunale, quando vide Giulio
b. quel giorno Carlo andò in tribunale
In (18 a.) l’ ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] perfino una doppia vita, visto per esempio che l’attività di Giulio Cesare Cortese si colloca in parte dopo la data della sua Belli l’idea di edificare «il monumento» della plebe di Roma. Per lui il romanesco, osservato e descritto con grande acume, ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...