Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì [...] affreschi nella stanza detta dell'Incendio di Borgo, nelle Logge Vaticane (1517-19, in collaborazione con Girolamo da Udine), nella loggia di Psiche e a villa Madama, di cui seguì anche le vicende architettoniche. ...
Leggi Tutto
Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con GiulioRomano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da GiulioRomano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] di Raffaello ecc.).
Il nuovo linguaggio architettonico si diffonde (Raffaello, B. Peruzzi, GiulioRomano) specialmente nell’area fra Borgo vaticano, ponte Sant’Angelo e via Giulia; il ridisegno e l’apertura ex-novo di vie rectae (via Alessandrina ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] grottesche) quanto nella naturalezza di esecuzione e ideazione, germi del Seicento italiano. Fra la schiera degli allievi primeggiò GiulioRomano, attivo a Mantova; divulgò le sue invenzioni M. Raimondi, il più noto degli incisori del 16° secolo. In ...
Leggi Tutto
Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] di P. Ligorio, la v. Lante a Bagnaia (Viterbo) ecc. Una soluzione originale al tema della v. è fornita da GiulioRomano nel Palazzo Te a Mantova: un modello presto seguito in quasi tutta l’Italia settentrionale. Nel Seicento sorgono la v. Borghese ...
Leggi Tutto
Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò [...] il 1944). Fuori di città è il celebre Palazzo del Te, grandiosa villa progettata per i Gonzaga e decorata da GiulioRomano (affreschi nelle sale di Psiche, dei Giganti ecc.). Nel palazzo dell’Accademia Virgiliana si trova il teatro scientifico di A ...
Leggi Tutto
Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] nella sua cultura figurativa: le eleganze manieristiche del Parmigianino, la grandiosa ampiezza della figura umana di GiulioRomano. Accenti variamente commisti, che tuttavia s'intonano in una pittura ampiamente decorativa. Al 1548 risale la ...
Leggi Tutto
Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] i bassorilievi antichi, onde tra le sue prime cose gli vennero attribuiti i monocromati della sala di Costantino. Per GiulioRomano eseguì i basamenti a grisaille della Stanza di Costantino e il soffitto del salone di villa Lante (gli affreschi ...
Leggi Tutto
Pittore (Firenze 1488 circa - Napoli 1528). Allievo di Raffaello, prese parte alle più importanti imprese romane del maestro, collaborando ai cartoni per gli arazzi (1515-16), ai progetti per la decorazione [...] e alle decorazioni delle Logge Vaticane. Dopo il 1520, mostrando una maggiore incisività chiaroscurale, lavorò con GiulioRomano alla stanza di Costantino (Incoronazione di Monteluce, 1525, Pinacoteca Vaticana; decorazione dello zoccolo, disegni al ...
Leggi Tutto
Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di GiulioRomano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] Tra le sue opere: nel duomo di Mantova un S. Martino (1552); in S. Maria in Organo a Verona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo ...
Leggi Tutto
andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...