Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì [...] affreschi nella stanza detta dell'Incendio di Borgo, nelle Logge Vaticane (1517-19, in collaborazione con Girolamo da Udine), nella loggia di Psiche e a villa Madama, di cui seguì anche le vicende architettoniche. ...
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Caccini, Giulio, detto GiulioRomano. - Compositore e cantante (Roma verso il 1550 - Firenze 1618). Musico di corte presso i Medici, fece parte del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi e si fece [...] propugnatore del "recitar cantando", ossia dello stile monodico, più aderente al contenuto dei testi lirici o drammatici, contro quello polifonico. Nel 1600 collaborò con I. Peri alle musiche per l'Euridice, ...
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Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con GiulioRomano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da GiulioRomano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. ...
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Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] nella sua cultura figurativa: le eleganze manieristiche del Parmigianino, la grandiosa ampiezza della figura umana di GiulioRomano. Accenti variamente commisti, che tuttavia s'intonano in una pittura ampiamente decorativa. Al 1548 risale la ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] i bassorilievi antichi, onde tra le sue prime cose gli vennero attribuiti i monocromati della sala di Costantino. Per GiulioRomano eseguì i basamenti a grisaille della Stanza di Costantino e il soffitto del salone di villa Lante (gli affreschi ...
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Pittore (Firenze 1488 circa - Napoli 1528). Allievo di Raffaello, prese parte alle più importanti imprese romane del maestro, collaborando ai cartoni per gli arazzi (1515-16), ai progetti per la decorazione [...] e alle decorazioni delle Logge Vaticane. Dopo il 1520, mostrando una maggiore incisività chiaroscurale, lavorò con GiulioRomano alla stanza di Costantino (Incoronazione di Monteluce, 1525, Pinacoteca Vaticana; decorazione dello zoccolo, disegni al ...
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Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di GiulioRomano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] Tra le sue opere: nel duomo di Mantova un S. Martino (1552); in S. Maria in Organo a Verona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo ...
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Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, GiulioRomano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] di M. Raimondi. Abile decoratore (apparati trionfali per l'ingresso di Carlo V a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato ...
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Pittore e incisore (Mantova 1548 circa - ivi 1608); formatosi sugli esempî di GiulioRomano e probabilmente alla scuola di Lorenzo Costa il giovane, risentì poi soprattutto del Parmigianino, come si vede [...] nell'unica sua opera firmata e datata, un'Annunciazione (1602) nella parrocchiale di Viadana. Gli sono attribuiti, a Mantova, quadri e affreschi in S. Andrea; gli affreschi della cupola del Duomo (1605), ...
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Pittore (Verona 1516 circa - ivi 1567). Si formò presso i Caroto, risentendo poi di influssi varî (Parmigianino, GiulioRomano, Paolo Veronese). Le opere sue più notevoli sono a Verona (pale d'altare in [...] S. Eufemia, in S. Lorenzo, in S. Pietro Martire; il Crocifisso nella chiesa di S. Fermo; la Cavalcata di Carlo V nel palazzo Ridolfi-Da Lisca, ecc.). Il figlio Felice (Verona 1539 - ivi 1605) continuò ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...