GERMANELLO, Angelo
Raffaele Tamalio
Non ci sono pervenuti documenti che possano attestare con certezza i dati anagrafici di questo diplomatico mantovano operante a Roma tra il 1519 e il 1528. Tuttavia, [...] di G. La Rocca, Milano 1978, ad indicem; L. von Pastor, Storia dei papi, IV, Roma 1929, ad indicem; D. Ferrari, GiulioRomano: repertorio di fonti documentarie, Roma 1992, ad indicem; A. Luzio, Isabella d'Este e il sacco di Roma, in Archivio storico ...
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DATTARO, Francesco, detto Pizzafuoco
Camilla Bellotti
La prima notizia che abbiamo sul D. è dell'ottobre 1557 quando fu eletto architetto della Fabbrica del duomo di Cremona, succedendo al padre Gabriele: [...] D. e a Giuseppe è generalmente attribuito palazzo Affaitati (1561-70) a Cremona, dove si evidenziano riferimenti a GiulioRomano, mentre l'esuberante decorazione plastica del cornicione è un motivo che si ricollega all'ambiente locale. Ad un progetto ...
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CAMPOVECCHIO
Werner Oechslin
Ancora è tutta da studiare la vita e l'opera dei due fratelli, Giovanni e Luigi, originari di Mantova, attivi negli ultimi decenni del XVIII sec. Per quel poco di notizie [...] al Pozzo (ibid.): in essa l'artista comunica di aver finito di rilevare il palazzo Cicciaporci di GiulioRomano ed esprime il proposito di voler continuare a copiare le architetture dell'architetto mantovano. Altri documenti si riferiscono ...
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BERTELLI, Donato
Fabia Borroni
Stampatore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe a Venezia in Merzaria, "all'insegna di S. Marco"; noto certamente a Padova perché si sottoscrisse "Donatus [...] di G. Ruscelli, 1569. Il Gori Gandellini gli attribuisce anche gli "intagli" di ritratti di papi e di opere da invenzione di GiulioRomano.
Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, attivo fra il 1594 e il 1601, che non sempre utilizzò i ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] ), secondo qualche biografo locale il cartiglio avrebbe recato la data 1530, ma certe involuzioni formalistiche parmigianinesche e alla GiulioRomano sembrano allontanarla dagli anni delle ante d'organo di S. Maria di Campagna e della pala di Brera ...
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ARMENINI, Giovan Battista
Giovanni Previtali
Figlio di Pier Paolo, nacque a Faenza nel 1530 e fu pittore e letterato. In gioventù viaggiò molto per l'Italia; fu a lungo a Roma (1555-1556) - dove pare [...] cioè per l'A. il colore debba "tenere il primato sul disegno tosco-romano"; Roma, infatti, rimane per l'A. "veramente la luce di queste Sebastiano del Piombo, Pordenone, Daniele da Volterra, GiulioRomano, Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio, ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] in Letteratura italiana (Einaudi), diretta da A. Asor Rosa, Gli autori, I, Torino 1990, p. 912; A. Ceruti Burgio, La pittura di GiulioRomano e la poesia del suo tempo (echi e motivi da G. C.…), in Parma rinascimentale e ducale…, s.l. 1996, pp. 63-72 ...
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BEMBO, Gian Francesco, detto il Vetraio
Franco Mazzini
Scarse sono le notizie e le opere di questo pittore cremonese, forse nipote di Bonifacio. Il Vasari, nella Vita di Polidoro e Maturino, ricorda [...] . non risulta da documenti, ma "le citazioni dell'alto stile romano" (Gregori, 1957) che si rilevano nella sua opera sembrano esseme Melone). Un ulteriore dirottamento verso il classicismo, alla GiulioRomano, è evidente nella pala di S. Nicolò, ...
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CAPPARONI (Caperoni, Capperoni, Capparone, Capparroni), Gaspare
Maria Grazia Branchetti Buonocore
Nacque il 20 giugno 1761, da Bernardino e Flavia Agata Battarelli, a Roma, dove fu attivo ed ebbe casa [...] , 1807) dalla vedova dell'architetto V. Brenna - il quale a sua volta l'aveva formata in Russia - comprendente opere di GiulioRomano, di Rembrandt, di Guido Reni, di Tiziano, che rifiutò sempre di vendere all'estero per non farle uscire dall'Italia ...
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CIAMPOLINI, Giovanni
Marco Palma
Estremamente scarse sono le notizie sulla vita di questo collezionista romano di antichità. Molto probabilmente era figlio di un Michele, pisano di origine, che esercitò [...] nomi dei compratori, ricordati nell'atto di vendita del notaio Savo Perelli del 5 sett. 1520: si tratta di GiulioRomano, rappresentato dal padre Pietro Pippi, e Giovan Francesco Penni, detto il Fattore. Le epigrafi, rimaste nella casa poi acquistata ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...