DUGNANI, Giacomo
Nadia Covini
Nacque negli ultimi anni del sec. XIV da una cospicua famiglia milanese che derivava le sue fortune dall'attività mercantile e che aveva avuto tra i suoi membri alcuni [...] poi, insieme con altri membri del Collegio, rese testimonianza davanti a un notaio circa la procedura che i giuristi milanesi dovevano seguire nella redazione degli strumenti di obbligazione seguenti ai processi per debiti (cfr. gli Antiqua Mediolani ...
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RESPONSO
Emilio Albertario
. Diritto. - Il dare responsi rientrava nell'attività pratica della più antica giurisprudenza romana, le cui funzioni erano: cavere, respondere, agere. Quest'ultima era funzione [...] non fu seguita, forse perché la vastità del compito affidato alla commissione legislativa era superiore alle sue possibilità: uno dei giuristi, da cui derivò grande numero di frammenti alle Pandette, è Gaio, che il ius respondendi non ebbe mai.
Nell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] di scritti, a cura di A. Barbera, C. Faralli, M. Panarari, 2003, p. 59).
Il termine solidarietà era noto ai giuristi che, a partire dal diritto romano, elaborarono il concetto nell'ambito del diritto delle obbligazioni: se così prevedeva il contratto ...
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Digesto
Nel significato di " enciclopedia ", " zibaldone ", opera che accoglie - e sistema insieme - materia diversa e da diverse fonti (cfr. Gell. Noct. Att. praef. 7 e Plin. Nat. hist. praef. 24), [...] altra opinione). Giustiniano impose legislativamente che la grande antologia di iura, cioè composta di brani tratti dalle opere di giuristi classici, si chiamasse Digesta e Πανδέχται. D. cita i Digesta in genere e, secondo le partizioni fattene dai ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] destato tra i giuristi dello Studio dalla sua Epistola de insigniis et armis lo costrinse ad abbandonare la città. Peregrinò allora per diversi luoghi, finché nel 1437 si stabilì a Napoli, segretario di re Alfonso di Aragona, che costantemente lo ...
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PLANCK, Max
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico tedesco, nato a Kiel il 23 aprile 1858, premio Nobel di fisica per il 1918. Proviene da una vecchia famiglia di dotti e di giuristi. Studiò a Berlino e [...] a Monaco e si laureò ivi con una tesi sul 2° principio della termodinamica. Dopo un periodo di libera docenza a Monaco, fu nominato professore straordinario a Kiel. Nel 1887 fu chiamato, non ancora trentenne, ...
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TONDI, Matteo
Pietro Corsi
– Nacque a San Severo il 21 settembre 1762, da Severino e da Eufrasia Cannavino, in una famiglia di notabili della Capitanata che vantava diversi ecclesiastici e giuristi [...] (M. Fraccacreta, Teatro topografico storico-poetico della Capitanata, IV, Napoli 1834, in realtà 1836, pp. 289-291, 296-307).
Educato nei classici, nella filosofia e nella matematica, a diciassette anni ...
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MONTALENTI, Giuseppe
Ernesto Capanna
– Nacque ad Asti, il 13 dic. 1904, da Paolo e da Ida Bertola.
Il padre, magistrato di elevato ruolo ad Asti, proseguì una tradizione familiare di giuristi, non seguita [...] dal M., appassionato naturalista fin dall’adolescenza. Come egli stesso soleva raccontare, questa passione gli era stata tramandata dal nonno, notaio, esperto naturalista ed entomologo. Conclusi gli studi ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] giuristi come Baronio o retori come Ugonio, quasi sempre ecclesiastici. Tutti avevano una naturale familiarità con i testi, evidente soprattutto nel fatto che essi tendevano a risolvere le questioni cronologiche e iconografiche sulla scorta delle f. ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] , a cura di L. Capogrossi Colognesi, E. Gabba, Pavia 2006, p. 181.
75 Dig. I 11,1, nel quale il giurista mostra chiara percezione non solo del ruolo preminente assunto dall’autorità imperiale, ma anche della posizione di vertice ormai ricoperta dalla ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista