GUIDI, Domenico
David Bershad
Nacque il 6 giugno 1625 a Torano, piccolo paese oggi frazione di Carrara. Il padre Giovanni commerciava in marmi e la madre, Angela Finelli, era sorella del celebre scultore [...] portano gli strumenti della Passione; in fondo la Vergine Maria e Maria Maddalena piangono il Cristo morto; al centro, Giusepped'Arimatea osserva la scena. L'intera rappresentazione si svolge lungo una grande curva che sale dall'angolo in basso a ...
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ASSUNZIONE
V.M. Schmidt
L'a. è il momento in cui la Vergine Maria, terminata la sua vita terrena, viene elevata alla gloria celeste con l'anima e con il corpo.La festività del 15 agosto (Assumptio B.M.V., [...] Hildesheim 1966), pp. 95-112; pseudo-Giusepped'Arimatea, De transitu Beatae Virginis Mariae [=Transitus Mariae Maria SS. nell'arte, "Atti del Congresso nazionale mariano dei Frati Minori d'Italia, Roma 1947" (Studia mariana, 1), Roma 1948, pp. 161- ...
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Raffaello Sanzio
Caterina Volpi
Il pittore della bellezza e della grazia
Nato a Urbino, una delle corti più raffinate dell’Italia rinascimentale, e cresciuto tra Perugia e Firenze, a contatto con Leonardo [...] il Cristo morto trasportato alla tomba con dolore e fatica da due portatori, mentre intorno le Marie e Giusepped’Arimatea mostrano le diverse sfumature del dolore, dalla tristezza alla disperazione. In questo dipinto, così movimentato, Raffaello ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] e riflessivo: è interessante il fatto che nel 1773 William Blake lo prendesse a modello per il suo San Giusepped’Arimatea fra le rocce di Albione. Nei due anziani ammantati di blu, si identificherebbero Apuleio e Marcello, che deposero Pietro ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] p. 240), effigiato su di una colonna del ciborio di S. Marco a Venezia, e la liberazione dal carcere di Nicodemo e Giusepped'Arimatea a opera del Cristo risorto (12; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 245-246), che compare nella Bibbia di Holkham (Londra ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] in riferimento al rinvenimento del corpo di s. Trofimo o, più verosimilmente, la Deposizione di Cristo a opera di Nicodemo e Giusepped'Arimatea.Alla fine del sec. 11° la voluta del p. si arricchì di piccoli gruppi scolpiti, fusi a parte e quindi ...
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GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] s. Remigio, s. Giovanni, Nicodemo e Giusepped'Arimatea; intorno al Cristo deposto sono la Madonna di L. Bellosi - A. Rossi, Torino 1986, pp. 169-172; G.B. Gelli, Vite d'artisti (sec. XVI), in Arch. stor. italiano, XVII (1896), p. 43; G. Vasari, Le ...
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GIANNICOLA di Paolo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Paolo di maestro Giovanni, agiato barbiere e cerusico, e di una possidente di terreni originaria della vicina Deruta, nacque a Perugia (e non a [...] nella Pala dei ss. Quattro Coronati, mentre i volti di s. Benedetto e di s. Giorgio sono molto vicini a quelli di Giusepped'Arimatea e di s. Giovanni Evangelista nella Pietà (inv. 366) che eseguirà per S. Francesco al Prato, verosimilmente nel 1539 ...
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COMPAGNINI, Raimondo
Deanna Lenzi
Nacque a Paderno, località nelle vicinanze di Bologna, il 9 luglio 1714 da Giovan Battista ed Anna Maria Negroni. A Bologna si formò come architetto teatrale e civile, [...] , F. Balugani per le sculture e P. Cevolani come apparatore; 1773, chiesa di S. Maria del servi: "La sepoltura data a Cristo da Giusepped'Arimatea e Nicodemo", in collaborazione con V. Martinelli per il paesaggio, U. Gandolfi per la parte figurata e ...
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gradale
s. m. [dal lat. mediev. gradalis, di etimo incerto], ant. – Coppa, calice. In partic., era la forma ital. corrispondente al fr. Graal (che ha lo stesso etimo) con cui fu indicato, nel ciclo di leggende medievali detto appunto del sacro...