Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] e 4ª del Vitalino e quelle del suo supposto allievo. Chiamato alla corte di Monaco dal principe elettore Massimiliano del Galuppi e delle sinfonie del tipo sammartiniano.
Il figlio Giuseppe Clemente Ferdinando, nato a Bruxelles nel 1709, morto a ...
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Musicista, nato nei primi anni del secolo XVIII a Città della Pieve, morto a Loreto il 18 Agosto 1777. Studiò in Roma, da dove passò maestro organista alla cattedrale di Tivoli. Quivi, nel 1737, fece rappresentare [...] di F. B. si accompagna alla mancata accettazione di Giuseppe Verdi nel conservatorio medesimo. Occorre tuttavia ricordare che Verdi, come ed arie tratte dalle sue opere teatrali.
Nipote e allievo di Andrea fu quel Pasquale Antonio che nel giugno del ...
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SINOPOLI, Giuseppe
Lorenzo Tozzi
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Venezia il 2 novembre 1946. Dopo aver studiato composizione al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, si è laureato [...] Vienna, di B. Maderna e H. Swarowsky (1972). Allievo di F. Donatoni a Siena (1970), ha debuttato inizialmente come Lou Salomé per la Staatsoper di Monaco (1981).
Bibl.: Intervista a Giuseppe Sinopoli, in Musica maestri!, a cura di F. Rosti, Milano ...
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Uomo politico cèco, nato a Kožlany (Boemia) il 28 maggio 1884: fu allievo del Masaryk nell'università di Praga, quindi andò a proseguire i suoi studî a Parigi. Nel 1909 ottenne la cattedra di economia [...] all'Accademia commerciale di Praga, poi un incarico nella facoltà di filosofia di quella università. Il B., che come studente all'estero si era procurato qualche guadagno mandando corrispondenze al giornale ...
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Nato nel 1533 in Acquapendente (nella allora diocesi di Orvieto), morto il 21 maggio 1619 in Padova. Figlio di Fabricio, di famiglia nobile, ma decaduta; recatosi intorno al 1550 a Padova, poté attendere, [...] membri del patriziato veneto, agli studî medici in quell'università, nella quale ottenne la laurea intorno al 1559. Allievo di Gabriele Falloppio, allorché questi sullo scorcio del 1562 venne a morte, e secondo alcuni anche prima, tenne private ...
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SANARELLI, Giuseppe
Medico, nato a Monte San Savino (Arezzo) il 24 settembre 1864. Si laureò a Siena (1889), dove fu libero docente d'igiene (1893), poi professore titolare (1895). Fondò e diresse l'istituto [...] Pavia con C. Golgi e a Monaco di Baviera con M. v. Pettenkofer, quindi nell'Istituto Pasteur di Parigi fu allievo di L. Pasteur e di E. Mečnikov. La sua produzione scientifica comprende oltre cento pubblicazioni di biologia, istologia, microbiologia ...
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Pittore francese, nato a Valenciennes nel 1787, morto nel 1861; figlio di Pujol de Mortry (1737-1810). Dilettante di merito, fu allievo di David, e fondò la scuola di Belle Arti di Valenciennes. Vinse [...] , ebbe il merito d'essere il maestro di Decamps (v.), che certamente nella sua Storia di Sansone ricorda la Storia di Giuseppe di Pujol; e alle sue opere religiose s'ispirò forse il genio del giovane Chassériau.
Bibl.: Th.; Gautier, Les Beaux-Arts ...
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Pittore, nacque a Ferrara il 31 dicembre 1842 da Antonio (1789-1872) che era stato allievo a Roma di Tomaso Minardi e, ristabilitosi presto e, definitivamente in patria, fu pittore operoso di ritratti, [...] . Nel 1872 si stabilì a Parigi. Da principio rappresentò in una serie di opere, che rievocano la maniera di Giuseppe De Nittis anche nel gusto delle tonalità argentine, le piazze e le strade della metropoli; e dipinse parecchi quadri tra ...
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Famiglia milanese, signori poi marchesi di Pandino e Cassano, signori di Turbigo e Olginate. Salì alla nobiltà verso la metà del sec. XVI, dopo essersi creata una vasta base finanziaria attraverso i commerci [...] fino al secolo scorso: Febo III (1772-1836), allievo del Parini, consigliere di stato, fu vicepresidente del R. I. nel 1682, con Giuseppe (1635-90), creato marchese, conte e barone: il pronipote, pure di nome Giuseppe (morto nel 1759) unisce pure il ...
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SCHEDONI, Bartolomeo
Giovanni COPERTINI
Pittore, nato a Formigine (Modena) nel 1570 circa, morto a Parma il 23 dicembre 1615. Nel 1597 era già a Parma al servizio dei Farnese, ma due anni dopo fu costretto [...] , nella R. Pinacoteca: La Carità (1611); la Sacra Famiglia con S. Giuseppe che legge; l'Amorino; il S. Paolo; il S. Sebastiano; il di Nicolò dell'Abate, ma in Parma venne considerato allievo di Giulio Cesare Amidano. Anziché di dipendenze, conviene ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...