Generale francese (Pau 1763 - Stoccolma 1844). Dopo una rapida carriera durante la Rivoluzione, partecipò da generale, accanto al Bonaparte, alla campagna d'Italia. Stimato da Napoleone, fu inviato da [...] . Caduto in disgrazia dopo il colpo di stato del 18 brumaio, che di sapprovava, fu riconciliato con Napoleone da GiuseppeBonaparte, di cui aveva sposato la cognata. Maresciallo di Francia (1804), principe di Pontecorvo (1806), si distinse a Ulma, ad ...
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Uomo politico francese (Saliceto, Bastia, 1757 - Napoli 1809). Di famiglia corsa, aderì alla Rivoluzione del 1789; deputato agli Stati generali, fece votare (30 nov. 1789) l'unione formale della Corsica [...] brumaio (9 nov. 1799), ne fu cancellato dallo stesso Napoleone, che lo inviò ministro plenipotenziario a Lucca, poi a Genova. Ministro della Polizia e della Guerra a Napoli sotto il re GiuseppeBonaparte, fu rimosso dalla carica da Gioacchino Murat. ...
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Generale (Saint-Sever 1770 - Parigi 1832); prese parte alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; dopo Austerlitz, fu inviato nell'Italia merid., ove partecipò alla repressione dell'insurrezione calabrese. [...] Nominato dal re GiuseppeBonaparte capo di stato maggiore, sorprese la guarnigione inglese dell'isola di Capri, rendendosi padrone del luogo; fece la campagna del 1809 contro l'Austria segnalandosi a Wagram; quindi fu inviato in Spagna. Durante i ...
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Generale spagnolo (1714-1819). Combatté in Italia durante la guerra di successione polacca (1733-35), e contro il Portogallo (1762) come maresciallo di campo; durante la guerra d'indipendenza americana [...] (1776-83), si distinse nella direzione del blocco di Gibilterra. Comandò le forze spagnole contro le truppe francesi: ma dopo varî scacchi, nel 1795, fu sostituito. Prestò poi giuramento a GiuseppeBonaparte. ...
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Teologo e storico (Sabadell 1750 - Barcellona 1824); arcivescovo di Palmira in partibus (1803), confessore di Carlo IV, aderì a GiuseppeBonaparte, onde sotto Ferdinando VII perdette i benefici. È noto [...] per la Historia eclesiástica o Tratado de la Iglesia de Jesucristo (12 voll., 1793-1803); le sue Observaciones sobre la potestad eclesiástica (3 voll., 1817-1823) furono messe all'Indice ...
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Ciascuno dei tribunali istituiti nel 1808 in ogni provincia del regno di Napoli da GiuseppeBonaparte e mantenuti poi dai Borboni con la stessa denominazione. Giudicava in prima e unica istanza le cause [...] di alto crimine. Dopo l’Unità fu sostituita dalla Corte d’assise ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] terre austriache alla Francia e ai suoi alleati tedeschi). Assegna il Regno di Napoli (senza la Sicilia) al fratello Giuseppe, quello di Olanda al fratello Luigi, e forma la Confederazione del Reno (luglio 1806). Alla 4ª coalizione (Russia, Prussia ...
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Scultore (Roma 1751 - Parigi 1801), allievo di T. Righi. Lavorò a Londra (1775-79), a Roma (1781-89 e 1792), da dove dovette due volte allontanarsi per le sue idee politiche e le sue relazioni con gli [...] in breve vasta notorietà: scolpì busti di Pio VI, di Federico II, di Wash ington, del generale Bernadotte, del Bonaparte e di Metastasio. Acceso giacobino, durante il suo soggiorno parigino inviò al Direttorio una serie di memorie sulla situazione ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] una specie di Iago vi agisce, personaggio chiaramente allusivo a Giuseppe Lattanzi, uno dei nemici romani del M., ch'egli energia la canzone Per il congresso d' Udine (1797), con quel Bonaparte dal gracile corpo e dal cuore eroico in cui il M. ...
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GIOACCHINO Murat, re di Napoli
Nino Cortese
Nacque il 25 marzo 1767 da Pietro Murat-Jordy, albergatore e intendente dei beni posseduti dai Talleyrand nei dintorni di Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat. [...] schierò in difesa della costituzione e d'ordine del Bonaparte s'impossessò di quaranta cannoni. Quel giorno si decise luogotenente generale in Spagna, e quando su questo trono salì Giuseppe Napoleone che lasciava la corona di Napoli, ottenne questo ...
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postdemocrazia
(post-democrazia) s. f. La democrazia all'inizio del terzo millennio, caratterizzata dal rispetto formale delle regole democratiche, ma sempre meno partecipata dai cittadini e sempre più controllata da ristrette cerchie interne...