TRABACCHI, Giuseppe
Anna Lisa Genovese
– Nacque a Roma il 25 novembre 1838 (Roma, Archivio storico del Vicariato, ASVR, parr. S. Agostino, Battezzati, c. 299), primogenito del cinquantasettenne Domenico, [...] scolpì il busto del marito colonnello Luigi Ceccarini, donato dallavedova al Comune e posto al Gianicolo (ASC, Tit. Lavori pubblici, 4 novembre 1908), la cui esecuzione fu compiuta da Giuseppe Guastalla (Il giardino..., 1999, p. 180) dopo la morte ...
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SCIESA, Amatore
Arianna Arisi Rota
– Nacque il 12 febbraio 1814 a Milano, nella parrocchia di S. Babila, da Ermenegildo e da Teodolinda Villa.
Nel 1838 sposò la diciannovenne Luigia Rotta, ricamatrice, [...] nella popolare litografia di Gaetano Previati, commissionata dallavedova divenuta imprenditrice della memoria del marito, nella .
L’onda emotiva delle esecuzioni del 1851 ispirò a Giuseppe Revere, profugo in Piemonte, la raccolta di sonetti I ...
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GIURIATI, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venezia l'11 nov. 1829. Nei giorni dell'insurrezione veneziana del 1848 il padre, Giuseppe, un ricco notaio, si era messo in luce come uno degli elementi [...] nel volume Duecento lettere inedite di Giuseppe Mazzini. Con proemio e note (Torino-Napoli 1887) un'ampia documentazione - in pratica quasi tutto l'epistolario con G. Lamberti - messagli a disposizione dallavedova del Varé.
Furono proprio le sue ...
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MONTI, Carlo
Gabriele Paolini
MONTI, Carlo. – Nacque a Rapallo, in provincia di Genova, il 4 maggio 1851 dal barone Alessandro e dalla nobildonna inglese Sarah Willshire.
Il padre, esponente di una [...] vedovo nel 1910. Si sposò una seconda volta nel marzo 1918 con Maria Caterina Lucchesi.
Stretto collaboratore di Giuseppe ceduti nel novembre successivo insieme ad altre carte d’archivio dallavedova alla S. Sede, che le corrispose la cospicua somma ...
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MARUSCELLI, Giovanni Stefano
Francesco Sorce
– Nacque a Firenze, in una famiglia originaria di Spoleto, nel 1582 (e non nel 1586 come riporta Baldinucci, p. 398), secondo quanto si evince dal testamento [...] s. Giuseppe, s. Francesco e due altri santi, conservata in S. Salvatore a Uliveto Terme, ma proveniente dalla vicina chiesa tela per la tribuna della cattedrale raffigurante Elia cibato dallavedova di Sarepta. La commissione passò, tuttavia, a ...
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SANTI, Sebastiano
Paolo Delorenzi
– Nato a Venezia, in una famiglia di origini muranesi, il 6 agosto 1789, sull’esempio del padre Marco intraprese la professione di gioielliere, che abbandonò definitivamente [...] di Este (1835) e alla Fenice di Venezia (1836-37); con Giuseppe Borsato al Sociale di Udine (1824) e all’Apollo, già S. premure dell’abate Zanetti, il Museo di Murano ottenne dallavedova oltre cinquecento suoi bozzetti su tela, tuttora nelle ...
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GIOVENONE
Simone Baiocco
Famiglia di artisti nota a partire dai primi anni del Cinquecento e al centro per oltre un secolo delle vicende figurative vercellesi; la fitta documentazione disponibile (Colombo; [...] attrezzi della sua bottega di carpentiere ai figli Giovanni Pietro e Giuseppe, insieme con quattro ancone da lui costruite; una di queste con il quale i tre figli di Gerolamo acquistarono dallavedova di Giorgio Tizzoni una casa con orto antistante la ...
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PARIANI, Alberto
Piero Crociani
– Nacque a Milano il 27 dicembre 1876 da Ida Pariani e da padre ignoto.
La madre, ben presto maritatasi, si trasferì in Argentina, mentre il padre, di elevato rango sociale [...] aveva appoggiato, e del ministro dell'Educazione nazionale Giuseppe Bottai oltre che, oramai, dello stesso Mussolini. archivio, comprendente i diari privati e militari, fu consegnato dallavedova all’Archivio di Stato di Verona e poi trasferito all ...
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CALTABELLOTTA, Giovanni Vincenzo de Luna e Rosso e Spadafora conte di
Giuseppe Scichilone
Nacque, probabilmente, a Palermo, nella seconda metà del sec. XV e, giovanetto, assistette, l'11 luglio 1478, [...] le proprie discolpe.
Il C., tornato nell'isola, dovette presentarsi davanti ai giudici della Magna Curia perché accusato dallavedova di Giacomo Perollo d'essere stato l'ispiratore e l'organizzatore del grave fatto di sangue, ma alla conclusione ...
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CAGNOLI
Michele Luzzati
Il Cognome C. comincia a essere usato intorno alla metà del Duecento dai figli di un Cagnolo di Arrigo di Dente, lucchese d'antica data: è infatti soltanto per un errore di lettura [...] schiava, liberata per disposizione testamentaria nel 1430 dallavedova.
La banca Cagnoli passò, dopo la morte , nel 1513 e nel 1515, e infine gonfaloniere nel 1509.
A Giuseppe di Niccolò, morto nel 1530, successe il figlio Francesco, nato nel 1511 ...
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