Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le caratteristiche che il genere romanzo aveva assunto nel corso del XII secolo vengono parzialmente riprese [...] del Saint Graal ove trova collocazione, come premessa celeste all’epoca arturiana, la storia della famiglia diGiuseppe d’Arimatea. Già nel suo romanzo in versi Robert de Boron, del 1200 ca., aveva messo in scena (cristianizzando definitivamente ...
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Raffaello Sanzio
Caterina Volpi
Il pittore della bellezza e della grazia
Nato a Urbino, una delle corti più raffinate dell’Italia rinascimentale, e cresciuto tra Perugia e Firenze, a contatto con Leonardo [...] assassinato da un cugino nel 1500. Pieno di drammaticità, il dipinto raffigura il Cristo morto trasportato alla tomba con dolore e fatica da due portatori, mentre intorno le Marie e Giuseppe d’Arimatea mostrano le diverse sfumature del dolore, dalla ...
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Artù
Teresa Buongiorno
Il re della Tavola Rotonda
L'inventore della Tavola Rotonda, il capo della resistenza bretone contro i Sassoni, è esistito davvero o è soltanto un'invenzione letteraria? Nel 6° [...] il 1215 e il 1255 alcuni ignoti autori ripresero il tema in un gruppo di romanzi in francese che va sotto il nome di Lancillotto in prosa, e Robert de Boron, nel Giuseppe d'Arimatea o il romanzo del Santo Gral e nel Persifal in prosa, cristianizzò la ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Blake lo prendesse a modello per il suo San Giuseppe d’Arimatea fra le rocce di Albione. Nei due anziani ammantati di blu, si identificherebbero Apuleio e Marcello, che deposero Pietro morto di croce e lo seppellirono53.
Nelle quattro donne velate in ...
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Nome (dal lat. mediev. gradalis «vaso, recipiente», da cui il fr. Graal) dato in un ciclo leggendario medievale al calice o piatto usato da Gesù nell’Ultima Cena o al recipiente in cui si conservava il [...] del G., formata da una fusione di elementi derivati dal Vangelo apocrifo di Nicodemo e da scritti affini che raccontavano la storia diGiuseppe d’Arimatea, e di altri appartenenti a leggende celtiche, narra di un eroe puro (Parzival, Galaad) che ...
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GRAL, SAN
Giulio Bertoni
. La leggenda del San Gral, quale ci si presenta nel testo francese in cui appare nel suo maggiore sviluppo (il romanzo in prosa di Lancelot del sec. XIII), è, si può dire, [...] Gral, destinato a una grande fortuna letteraria. Ma, in Chrétien, il Gral non è identificato col vaso diGiuseppe d'Arimatea. Questa identificazione l'abbiamo soltanto nelle opere dei suoi continuatori (Vauchier de Denain, Gerbert, Manessier, tutti ...
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NICODEMO
Alfredo Vitti
. Fariseo, membro del sinedrio quale dottore della legge, e quindi autorevole presso il popolo; nel IV Vangelo, che solo ne parla, N. va a trovare di notte "per la prima volta" [...] aromi per spalmare la salma (Giov., XIX, 39).
Nel sec. V si parla d'un rinvenimento delle reliquie di N. insieme con quelle di S. Stefano, Giuseppe d'Arimatea, Pilato, Gamaliele e Nicodemo (in Patrol. Lat., XLI, col. 830 segg.). Nel II Concilio ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] ciò che si conosce delle consuetudini ebraiche, ben difficilmente un personaggio abbiente come Giuseppe d’Arimatea si sarebbe fatto costruire una tomba in prossimità di un luogo contaminato, quale doveva in effetti essere il Golgota. Sul dibattito ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] suoi piedi (1, 2-3; Erbetta, 1966-1981, I, 2, p. 240), effigiato su di una colonna del ciborio di S. Marco a Venezia, e la liberazione dal carcere di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea a opera del Cristo risorto (12; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 245-246 ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] scena rappresenta una Deposizione nel sepolcro, forse in riferimento al rinvenimento del corpo di s. Trofimo o, più verosimilmente, la Deposizione di Cristo a opera di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea.Alla fine del sec. 11° la voluta del p. si arricchì ...
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gradale
s. m. [dal lat. mediev. gradalis, di etimo incerto], ant. – Coppa, calice. In partic., era la forma ital. corrispondente al fr. Graal (che ha lo stesso etimo) con cui fu indicato, nel ciclo di leggende medievali detto appunto del sacro...