Morricone, Ennio
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Roma il 10 novembre 1928. È considerato universalmente uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole [...] di The mission (1986; Mission) di Roland Joffé. Tra le molte collaborazioni di questo periodo occorre ricordare quelle con Paolo e Vittorio ‒ Gli intoccabili), Polanski (Frantic, 1988), Giuseppe Tornatore (Nuovo cinema Paradiso, 1988; La leggenda ...
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Sceneggiatore cinematografico, nato a Treviso il 7 marzo 1928. Sul finire degli anni Cinquanta si rivelò tra i più acuti bozzettisti del mosaico di culture della provincia nell'Italia del dopoguerra con [...] scrisse anche il film in costume I briganti italiani (1961), interpretato da Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine, per dedicarsi quindi alla sceneggiatura di uno dei film più riusciti di Luciano Salce, la commedia sociale La cuccagna (1962). Tornato a ...
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Volonté, Gian Maria
Lorenzo Dorelli
Attore teatrale e cinematografico, nato a Milano il 9 aprile 1933 e morto a Florina (Grecia) il 6 dicembre 1994. Pose le sue straordinarie doti interpretative, basate [...] in Un uomo da bruciare (1962) di Paolo e Vittorio Taviani, film su Salvatore Carnevale, sindacalista diGiuseppe Ferrara, dove interpretò l'uomo politico democristiano meritandosi l'Orso d'argento al Festival di Berlino del 1987. Dopo Cronaca di ...
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Sandrelli, Stefania
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica e televisiva, nata a Viareggio (Lucca) il 5 giugno 1946. Grazie a una bellezza semplice, ma sensuale, un'apparenza ingenua dai risvolti [...] e personaggi di notevole spessore in Segreti segreti (1985) diGiuseppe Bertolucci, in Speriamo che sia femmina (1986) di Monicelli e e intelligente del velleitario capofamiglia (Vittorio Gassman). Tre ruoli di madre, estremamente diversi tra loro ...
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Placido, Michele
Grazia Paganelli
Attore e regista cinematografico, televisivo e teatrale, nato ad Ascoli Satriano (Foggia) il 16 maggio 1946. Ha lavorato con alcuni dei più importanti registi del cinema [...] del film per la televisione Giovanni Falcone (1993) diGiuseppe Ferrara; o quello di un rozzo speculatore italiano nell'Albania appena uscita dal comunismo in Lamerica (1994) di Gianni Amelio; e di un ex operaio di Genova emigrato dal Sud in Padre e ...
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Benetti, Adriana
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Comacchio (Ferrara) il 4 dicembre 1919. Con la sua delicata figura e il sorriso malinconico ha rappresentato la ragazza innocente, [...] di recitazione al Centro sperimentale di cinematografia a Roma, quando nel 1941 fu scoperta da Vittorio De riapparve nel 1945 in Il sole di Montecassino diGiuseppe Maria Scotese e in Torna… a Sorrento di Carlo Ludovico Bragaglia. Nell'immediato ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] coperto dal nome e dalla firma direttoriale diVittorio Mussolini, il gruppo comunista combattivo e iconoclasta A rafforzare le basi di una nuova cinematografia vi furono, da un lato, i ponderati richiami di Mario Alicata e Giuseppe De Santis, sempre ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] Pirandello; in Sette ore di guai (1951) diVittorio Metz e Marcello Marchesi e nei tre film di Mattoli Un turco napoletano (1953 del 'pazzariello' in L'oro di Napoli (1954) di De Sica, su soggetto diGiuseppe Marotta adattato da Zavattini. La critica ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Ref si confronta nuovamente con la produzione di due film, Inquietudine diVittorio Carpignano e Il piccolo ribelle diretto 84.
117 Cfr. I 25 anni del cineforum di Como. Colloqui con don Giuseppe Fossati, a cura di F. Colombo, D. Giunco, Como 1979.
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] le lingue dei belligeranti. Ladri di biciclette (1948) e Umberto D. (1952) diVittorio De Sica rispecchiarono la Roma tra gli ulivi (1950) diGiuseppe De Santis e il notevole Due soldi di speranza (1952) di Castellani, procurarono un riscatto anche ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...