CORTINI, Publio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1805, da Girolamo, giureconsulto e patriota (per il quale, vedi Rass. stor. del Risorg., XXIV [1937], p. 1739 e F. Della Peruta, Mazzini e i rivoluzionari [...] ed ornato presso l'Accademia di S. Luca e dopo aver compiuto un periodo di tirocinio nello studio di GiuseppeValadier. Concorsero alla definitiva formazione del giovane C. anche gli architetti Camporese e, poi, Antonio Sarti, con il quale iniziò ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] la Lega hanno raggiunto un accordo e individuato nel giurista Giuseppe Conte il premier condiviso. Il 23 maggio il Presidente monumentali segna l’apertura del secolo: la sistemazione di G. Valadier di piazza del Popolo a Roma, i progetti del foro ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] al comune di Roma, insieme all’omonimo palazzo, dal conte Giuseppe Primoli. L’edificio ospita la collezione Praz.
Il Museo nazionale in gran parte di legno, fu riedificato per opera di G. Valadier. Nel 1845 G.C. Servi eresse la facciata su via del ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] scultore Tommaso Righi, i pittori Angeloni e Nicola la Piccola, e l'argentiere Luigi Valadier, padre del grande architetto Giuseppe: salone già neoclassico nella compostezza delle linee generali, ma ancora settecentesco nella grazia dei particolari ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno a tempera, [...] nel 1801 una Santa Elisabetta, sul bozzetto di Giuseppe Cades, ammirata anche da Stendhal nelle sue Promenades dans e alla seduta parteciparono Canova, Thorwaldsen, Laboureur, Valadier, Camuccini, Landi. Il segretario Melchiorre Missirini lodava ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] questo lavoro dipende la sua fortuna", come egli scriveva a Giuseppe Falier il 2 giugno 1781 (Cicognara, 1823, p. alla fede, e il progetto architettonico era già stato affidato al Valadier allorché si ebbe il rifiuto dei canonici di S. Pietro. Il ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] esecuzione.
A quanto appare dai disegni di rilievo di G. Valadier, che dopo il crollo della cupola nel 1789 (seguito al S. Giovanni Battista del Museo dell'Opera del duomo e il s. Giuseppe della Natività di Siena per il S. Gerolamo di Berlino, il S ...
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MINARDI, Tommaso
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Faenza il 4 dic. 1787 da Carlo, tintore chimico, e Rosa Stanghellini. Ebbe una prima formazione presso la scuola di G. Zauli, dove entrò intorno al 1800, [...] , come testimonia il disegno del M., G. Valadier aveva allestito due colonnati affrontati. Il foglio, di M. morì a Roma il 12 genn. 1871.
Fonti e Bibl.: Notizie biografiche di Giuseppe Longhi, a cura di F. Longhena, Milano 1831, pp. 27 s., n. 2 ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] 12). Nel 1935 Cassola dette pure vita (con Cancogni e Giuseppe Lo Presti) a uno dei vari gruppetti di protesta politica disciolta Unità popolare); in agosto pubblicò La casa di via Valadier (Torino) e, tra vari programmi letterari, riprese quello ...
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SALVI, Nicola (Niccolò). – Nacque a Roma il 6 dicembre 1695 da Giuseppe Andrea e da Anna Barbara Fiori «nella parrocchia di S. Biagio della Pagnotta» (Luzi, 1905, p. 161). Un imprecisato «negozio» del [...] Vanvitelli, Piranesi», Nicola Giansimoni (allievo, come Carlo Murena, e coadiutore di Salvi) e Giuseppe Piermarini, su «Giacomo Quarenghi e sul giovane Valadier» ([Kieven], 1991, pp. 65, 74).
Nel quarto e quinto decennio si susseguirono importanti ...
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