Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] ricordando i vari compositori che l’hanno posto in musica, non abbiamo dubbi nel considerare Il trovatore un’opera di Giuseppe Verdi, dimenticando nella maggior parte dei casi di menzionare l’autore del libretto (Della Seta 1987: 259).
Come ben si ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] o riferito a forme vezzeggiative del nome (per es. Ciccio per Francesco, Gigi per Luigi, Bepi per Giuseppe).
Sono molto interessanti alcune denominazioni dialettali per soprannome: tra queste ngiuria, nciùria (di area meridionale e specialmente ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] anche interessanti indicazioni etimologiche.
L’ALI (Bartoli 1995-), elaborato sotto le direzioni successive di Matteo Bartoli, Giuseppe Vidossi, Benvenuto A. Terracini, Giuliano Bonfante, Corrado Grassi, Arturo Genre e Lorenzo Massobrio, per genesi e ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] ne frega, cit., p. 33)
(14) Lo fissò per qualche istante, prima di prendere a ruotare la testa e a sorridere (Giuseppe Genna, Catrame, Milano, Mondadori, 1999, p. 49)
(15) ‘Papà!’ chiamò la figlia che stava a ascoltare dietro la finestra (Malerba, La ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] Tra i repertori più moderni vi sono, oltre alle ultime ristampe del Mongelli, il Rimario della lingua italiana di Giuseppe Giovanelli (Roma, 1912), il Trattato elementare di metrica e rimario pratico della lingua italiana di Alberto Cavaliere (Milano ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] e sim., comuni nel parlato ma attestate anche nello scritto (cfr. Cignetti 2008; Lepschy & Lepschy 2008: 19).
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008, pp. 178-210.
Catach, Nina (1994), La ponctuation, Paris ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] .
Mura Porcu, Anna (1977), La legge di Tobler-Mussafia nel “Decameron”, «Lingua e stile» 12, pp. 229-245.
Patota, Giuseppe (1984), Ricerche sull’imperativo con pronome atono, «Studi linguistici italiani» 10, pp. 173-246.
Ramsden, Herbert (1963), Weak ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] la messa in S. Lorenzo, di cui era canonico.
Delle sue opere, oltre quelle già citate, si ricordano l'Elogio dell'Accademico Giuseppe Sarchiani, in Atti della reale e imp. Accad. della Crusca, III (1829), pp. 1-10, e una edizione critica del ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] .
Citati, Pietro (2008), Non uccidete l’eleganza del punto e virgola, «La Repubblica», 7 aprile.
Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] »: “Nel sonno”, in La bufera e altro, vv. 9-10).
La sinestesia entra così nell’esperienza ermetica e ne fanno uso sia Giuseppe Ungaretti («Da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto / tutta la luce vana fu bevuta», “Memoria d’Ofelia d’Alba”, in ...
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public history (Public History) loc. s.le f. Campo delle scienze storiche in cui l’attività di ricerca, svolta sia al di fuori sia all’interno dell’àmbito universitario, è rivolta, attraverso diversi mezzi e occasioni di comunicazione, a un...
IA-taliano s. m. Varietà di italiano scritto che caratterizza i testi prodotti da vari tipi di Intelligenza Artificiale (IA) generativa, come i chatbot capaci di interagire con l’utente per iscritto e a voce, fornendo risposte a specifiche richieste....