Riccardo Pisillo Mazzeschi
Abstract
Vengono esaminati i profili generali della teoria dei diritti umani nell’ordinamento internazionale e soprattutto l’incidenza notevole che tale teoria ha prodotto [...] storica viene situata in tempi diversi; il loro fondamento giuridico è stato spiegato in maniera diversa dal giusnaturalismo, dal positivismo, dal realismo giuridico; e la nozione medesima di “diritti umani” si è progressivamente molto ampliata ...
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monarcomachi
Dal gr. μόναρχος «monarca» e μάχος «che combatte». Termine introdotto da William Barclay nel 1600 per denominare quegli scrittori politici per lo più ugonotti, fioriti tra il sec. 16° e [...] , 1573), il poeta ed erudito scozzese George Buchanan (De iure regni apud Scotos, 1579), l’iniziatore del giusnaturalismo moderno Althusius (➔), il poeta e pensatore puritano John Milton (The tenure of kings and magistrates, 1649), e soprattutto ...
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dichiarazióne dei diritti Documento contenente l'enunciazione dei principi fondamentali della libertà politica e civile dell'uomo.
La carta delle libertà
Gli esempi più antichi possono essere rintracciati [...] e premessa alla Costituzione del 1791, che i diritti di libertà e di uguaglianza furono riconosciuti, sulla scorta del giusnaturalismo, come "diritti naturali, essenziali e inalienabili" che ogni uomo porta con sé come membro di una società: di qui ...
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Filosofo italiano (Varazze, Savona, 1923 - Chivasso 2020). Prof. di filosofia teoretica (1961-66) nell'univ. di Trieste, poi di filosofia morale (dal 1967, ora prof. emerito) in quella di Torino; è stato [...] , la musica, la luce, 1996). Tra le altre opere a carattere saggistico-filosofico si segnalano: Luci e ombre del giusnaturalismo ed altri studi di filosofia giuridica e politica (1989); Perché leggere Plotino (1992); L'uomo animale ermeneutico (2000 ...
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La famosa questione degli antichi e dei moderni (querelle des anciens et des modernes), che fu molto dibattuta in Francia nell'ultimo trentennio del sec. XVII, e nei primi anni del sec. XVIII, ebbe, in [...] gli spiriti dalla contemplazione del passato. Inoltre il Seicento fu il secolo classico della matematica, del giusnaturalismo e del razionalismo cartesiano. L'entusiasmo per la modernità fece considerare come barbare e antirazionali le tradizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ Encyclopédie definisce cosmopolitain il cittadino dell’universo, colui che per definizione [...] da Parigi a Londra, da Vienna a Milano, da Amsterdam a Venezia – come riforma civile fondata sui principi del giusnaturalismo e come rinnovata concezione della politica ispirata al dibattito in corso da molti anni nei libri dei philosophes. È questo ...
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Conflitto
Massimo Mori e Mario Cagossi
Conflitto (dal latino conflictus, "urto, scontro", derivato di confligere, "cozzare insieme, combattere") significa combattimento, guerra, scontro. Nozione centrale [...] violenza". Se nella tradizione della scuola del diritto naturale il conflitto riveste un carattere di eccezionalità, in un giusnaturalista eterodosso come T. Hobbes esso si configura invece come la condizione permanente in cui vive l'uomo nello stato ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] il fondamento del potere sia individuato nella natura che "crea alcuni uomini atti a comandare e altri a ubbidire" (il giusnaturalismo greco), nella volontà e nella legge divina (la teologia medievale) o nel consenso dei membri del corpo sovrano (il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] carico di istanze di cambiamento, germinate da una visione della politica ancorata al paradigma del giusnaturalismo contrattualista e alla sua antropologia individualistico-egualitaria. Innalzato l’uomo a soggetto titolare di diritti inalienabili ...
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VALLETTA, Giuseppe
Girolamo Imbruglia
Nacque il 6 ottobre 1636 a Napoli da Onofrio, sarto, e da Caterina di Clauso. Un suo fratello si fece monaco.
Di famiglia assai modesta, si iscrisse alla facoltà [...] con Francesco d’Andrea fu il fondatore della nuova scienza giuridica napoletana, di cui accentuò il lato sistematico del giusnaturalismo; fu loro comune convinzione che, poiché la radice del diritto stava nella ragione, la scienza del diritto aveva ...
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giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata sul presupposto dell’esistenza di un «diritto...